Il romanzo “Kafka sulla spiaggia” ha due protagonisti: un giovane di nome Tamura e un vecchio di nome Nakata. Tamura scappa da casa per problematiche legate al padre, illustre scultore e satanico. Nakata, al contrario, ingenuo ma con l’innocenza di un bambino, fugge anch’esso ma per omicidio.
Kafka il visionario?
La loro destinazione coinciderà con lo stesso luogo: la città di Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il giovane per nascondere la sua vera identità userà lo pseudonimo di Kafka, il vecchio Nakata, invece, dopo aver commesso l’omicidio contro la sua volontà, sarà costretto a lasciare la città. La sua vita, infatti, è fatta di piccole e costanti abitudini e di conversazioni amichevoli con i gatti, di cui conosce la lingua.I percorsi dei due personaggi, ben diversi e con obbiettivi differenti, si troveranno a unirsi e a collegarsi tra di loro in un finale che lascerà un po’ stupiti i lettori. Ad affiancare i due protagonisti troviamo, inoltre, una varietà di personaggi molto particolari ma che si inseriscono perfettamente nel romanzo. Hoshino, un camionista giovane ed ironico, Oshima, il facoltoso custode della biblioteca e la signora Saeki, molto affascinante e colta ma, rimasta a contemplare i ricordi di una vita passata che non tornerà più.
“Kafka sulla spiaggia” tra stile e realismo magico…
“Kafka sulla spiaggia” è ancora oggi uno dei romanzi simbolo di Murakami. Lo scrittore, oltre ad essere uno dei letterati più influenti della nostra epoca, ha vinto numerosi premi. Uno di questi è il prestigioso “Franz Kafka”, organizzato dalla Kafka Society e dalla città di Praga, nel 2006. Autore a dire poco unico nel suo genere, ha la capacità di creare ambientazioni idilliache quasi oniriche, non a caso ogni suo scritto risulta molto realistico ma con un tocco sempre magico al suo interno. Murakami scrive bene, lo ha dimostrato tante volte in diversi romanzi, su questo non c’è alcun dubbio, ma è uno scrittore che deve piacere. Il suo stile nello scrivere, detto “Superflat”, risulta molto particolare proprio perché collega passato, presente e futuro della cultura giapponese. Vorrei concludere citando la frase che ha reso famoso Murakami e il suo romanzo, perché racchiude in essa il percorso psicologico e il viaggio visionario del protagonista.
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato”.
Se si cerca qualcosa di particolare, fuori dai canoni attuali, “Kafka sulla spiaggia” è un romanzo che consiglio vivamente di leggere.