Gli album più attesi nel 2024 riserveranno forse delle grandissime sorprese. Sicuramente una insieme di musica più sperimentale, ibrida e contaminata.
Quali saranno gli album più attesi nel 2024?
Le uscite più attese in ambito pop, rap, rock e alternativo, saranno un insieme di sperimentazione e tradizione. Pare che si siano tutti risvegliati per questo 2024 e i nomi che sembrano attivi per farci ascoltare musica nuova siano tanti e soprattutto molto importanti. In Italia chi non partecipa a Sanremo 2024 ha già iniziato a puntellare ben prima di febbraio, oppure, come sempre, se ne riparla a ridosso del festival per chi vi partecipa. Ma il grosso si sta preparando ora, movimenti incredibili stanno preparando il mercato discografico ad un terremoto vero e proprio. Nel panorama americano tutto è pronto ad un’esplosione senza precedenti. Tutti i pezzi da novanta hanno terminato il loro lavoro in studio e sono pronti al lancio.
Nomi please…
il ritorno dei The Gossip, un nuovo disco ri-registrato da Taylor Swift per le sue Taylor’s Version, Rihanna pare pubblicherà il suo nuovo lavoro per Def Jam e poi ancora Lenny Kravitz, Ariana Grande, Katy Perry, Bruno Mars, Lorde, Brittany Howard, MGMT, Pearl Jam, The Black Keys, Sheryl Crow, Jennifer Lopez, Idles, Deftones e tanti altri. Di date certe se ne hanno sempre meno e i colpi a sorpresa sono dietro l’angolo. Partiamo dalle uscite più vicine cronologicamente e man mano andiamo verso quelle meno sicure ma di cui si parla con una certa insistenza.
Subsonica: Realtà Aumentata 12 gennaio
Il decimo disco Realtà aumentata della lunga carriera è un traguardo non da poco. I Subsonica sono da sempre un animale multiforme con tante anime al suo interno che lo strattonano e lo plasmano. Dentro ci sono 11 canzoni che tendono a esplorare individualismo contrapponendolo alla più saggia necessità di collettività, sempre più frammentata e divisa. Un focus su quotidianità, visioni cosmiche, energie luminose e penombre, tra presente e futuro.
Gli album più attesi nel 2024
Green Day – Saviors (Island) / 19 gennaio. Nell’anno del trentennale del fondamentale album Dookie, la band pop punk californiana torna con un nuovo lavoro – il quattordicesimo – dopo il non proprio esaltante Father of All Motherfuckers del 2020. Billie Joe, Mike Dirnt e Tré Cool sono sempre in prima linea contro il tanto esaltato sogno americano come sottolineato dal singolo The American Dream Is Killing Me. La copertina è una foto di un ragazzino durante i famosi The Troubles, ossia “i disordini”, come veniva definito il conflitto nordirlandese degli anni 70. Questo è solo un assaggio di quello che ci aspetta.
