“Il Filo di sabbia”: il documentario di Tommaso Valente sul popolo sarawi

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Il filo di sabbia

IL FILO DI SABBIA, documentario diretto da Tommaso Valente raccoglie racconti di solidarietà e cooperazione con il popolo saharawi, da decenni in billico tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un’indipendenza negata. 

La questione saharawi

Nel 1963, le Nazioni Unite (ONU) inserirono il Sahara Occidentale nella lista dei paesi da decolonizzare e affermarono il diritto del popolo saharawi all’autodeterminazione. Nel 1966 l’ONU approvò un risoluzione in cui chiedeva che tale autodeterminazione fosse esercitata mediante referendum. Il 31 ottobre 1975, il Marocco e la Mauritania invasero il Sahara Occidentale con il benestare della Spagna (l’ex potenza coloniale).

Il piano di pace

Il popolo saharawi è stato espulso dalle proprie case con la forza, compreso l’uso del napalm. Nel 1991 l’ONU trattò per il cessate il fuoco e Marocco e Fronte Polisario, firmarono un piano di pace per organizzare un referendum in cui il popolo saharawi potesse votare sul futuro del Sahara Occidentale. Tuttavia, il Marocco continua a osteggiare il referendum, stipulando accordi economici per la vendita di risorse naturali del Sahara Occidentale a imprese internazionali, incluse quelle dell’Unione Europea.

Il filo di sabbia

Il filo di sabbia nasce dal desiderio di poter restituire il peso dell’alienazione a cui il popolo saharawi è costretto da circa 50 anni e, allo stesso tempo, la capacità che ha di reagire alla sua segregazione.

Tommaso Valente

Regista e montatore di documentari, Tommaso Valente lavora da vent’anni per cinema e televisione. Come autore e regista ha realizzato numerosi cortometraggi e documentari televisivi distribuiti sia in Italia che all’estero sulle più importanti reti e piattaforme (Rai, History Channel, NAT Geo, Apple TV, Amazon prime), tra questi Missione Alaska e I fantasmi del Terzo Reich. Il suo primo lungometraggio, The Passengers, è uscito nelle sale a febbraio 2022.

Il filo di sabbia

Un filo di sabbia unisce i saharawi al pianeta terra. Su questo filo cammina, in bilico, il futuro di un popolo dal destino sospeso tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un’indipendenza negata. Il documentario racconta come, nel deserto dell’Hammada, il più duro al mondo, ogni giorno si lotta per il presente nella speranza di un futuro che non arriva mai. Con gli aiuti esterni della cooperazione, si estrae l’acqua dal deserto per fare degli orti, si fanno delle vere e proprie startup per l’imprenditoria femminile, si sostengono programmi educativi, alimentari, progetti nelle scuole, con i disabili, si organizza l’accoglienza di nuovi profughi in arrivo dai territori di guerra nel Sahara Occidentale ma tutto intorno sembra un pianeta alieno, continuamente alla ricerca di mettersi in contatto con il resto del mondo

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