Juliette Binoche, trionfi e no clamorosi di una star

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Juliette Binoche

Juliette Binoche attrice ed ex modella la si può vedere ora in tv in The New Look, la serie Apple Tv nella quale veste i panni di Coco Chanel in un’accesa rivalità con lo stilista ‘avversario’ Christian Dior.

Juliette Binoche al cinema

La vedremo al cinema in versione cuoca ne La Passion de Dodin Bouffant (presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023, uscirà nelle sale entro il 2024) e in Queen at see di Lance Hammer e The return di Uberto Pasolini in cui sarà Penelope accanto a Ralph Fiennes nei panni di Ulisse.
È l’unica attrice ad aver vinto il premio per l’interpretazione nei tre maggiori festival europei: Coppa Volpi a Venezia con “Film Blu” di Kieslowski (1993), Orso d’argento a Berlino con “Il paziente inglese” di Minghella (1997), Palma d’oro a Cannes con “Copia conforme” di Kiarostami (2010), mentre all’Oscar ha trionfato come attrice non protagonista sempre per “Il paziente inglese”.

Ecco alcune curiosità da sapere su udi lei ricordate dal settimanale Elle. Nel corso della sua carriera, Binoche ha rifiutato tre volte i ruoli offerti da Steven Spielberg. Ha infatti detto “no” al celebre regista che le ha offerto la possibilità di recitare in tre dei suoi film più importanti. “La prima volta è stato per la terza parte di ‘Indiana Jones’, ha ricordato Juliette Binoche su Europe 1 , nel 2017. “Ero nel bel mezzo delle riprese di “Amants du Pont-Neuf” di Leos Carax. “Steven ammirava la coppia regista/attrice che interpretavamo al cinema con i Leo, quindi non mi dava la colpa”.

“Jurassic Park”

“Jurassic Park”, perché era già impegnata in un altro progetto: “Tre colori”, di Krzysztof Kieslowski. “Avevo già detto sì […] e quando do la mia parola non la metto in dubbio”, ha precisato. Ha lasciato quindi il posto a Laura Dern nel ruolo di Ellie Sattler per interpretare quello di Julie Vignon-de Courcy. Una scelta che le è valsa il premio come attrice alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1993.

“Schindler’s List”

Infine, dice no all’offerta di Spielberg per “Schindler’s List”. Incinta all’epoca, l’attrice passò nuovamente il turno. “Era un piccolo ruolo in cui dovevo essere violentata, picchiata e morire alla fine. Ho preferito proteggere mio figlio”. Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 l’esplosione definitiva, la cui onda d’urto si è diffusa in tutto il mondo.

“L’ussaro sul tetto”

Torna sul set dopo un periodo di pausa con “L’ussaro sul tetto”, una delle più costose produzioni francesi al quale segue “Un divano a New York” del 1996, al fianco di William Hurt, e nello stesso anno Il Paziente Inglese acclamato film con il quale vince l’Oscar come migliore attrice non protagonista, il premio come migliore attrice al Festival di Berlino e il premio Europeo. Nel 2000 è la sensuale padrona del negozio di dolci in Chocolat, con il quale è candidata agli Oscar come miglior attrice. Nel 2002 è la protagonista del film “Nascosto” di Michael Haneke e nel 2003 insieme Samuel l Jackson recita nella pellicola In My Country.

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