“Never Understud”: la biografia dei Jesus and Mary Chain

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Jesus and Mary Chain

“Never Understud” è la biografia dei Jesus and Mary Chain, che racconta i quarant’anni di carriera Quarant’anni di carriera dei fratelli William e Jim Reid.

Never Understud quarant’anni di vita e successi?

Sarà pubblicato ad agosto in tutto il mondo “Never Understood: The Story of the Jesus and Mary Chain”. La biografia ci porta nel mondo della band. Il libro ha la firma dei fratelli William e Jim Reid, con la collaborazione del giornalista e critico Ben Thompson. Il titolo fa riferimento sia a “Never Understood”, brano del gruppo del 1984, e “Never Understand”, altra canzone della band pubblicata nel 1998. l’editore Lee Brackstone si esprime in modo poetico: “E’ una perfetta rappresentazione del modo in cui questo libro offusca il confine tra il presente e il passato lontano e recente, illuminando panorami nascosti dell’entroterra psichico di questa leggendaria band”.

Il prossimo album della band scozzese

Non si ferma la loro produzione e il prossimo 8 marzo uscirà “Glasgow Eyes”, ottavo album in studio della formazione scozzese. Il gruppo promuoverà il disco con un tour che farà tappa in Italia il prossimo 17 aprile all’Alcatraz di Milano. Il disco è registrato agli studi Mogwai. L’approccio compositivo che è quello di sempre, rigorosamente scure, cercando anche nei testi di non tradirsi. Tra psichedelia, noise e pop. “Non aspettatevi che i Mary Chain diventino jazz. La gente dovrebbe aspettarsi un disco dei Jesus and Mary Chain e questo è certamente ciò che è Glasgow Eyes“.

Tra tradizione e sperimentazione

“Il nostro approccio creativo è lo stesso di quello del 1984, basta venire in studio e vedere cosa succede. Siamo entrati con molte canzoni ed abbiamo lasciato che facessero il loro corso. Non ci sono regole, è una sorta di telepatia, siamo quegli strani gemelli che finiscono le frasi a vicenda”. Questa è la descrizione di Jim Reid.

Never Understud finalmente la musica

Le batterie sono fatte elettroniche, con un pattern che seguono una strutture fisse ma comunque interessante nei raddoppi fra strofe e ritornello. Abbondanti e interessanti anche gli esperimenti sui synth, che seguono regalando improvvisi picchi di risonanza e intonazione. Quanto al noise, rimane sempre l’elemento cardine della band.

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