Il libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini presenta una varietà di tematiche che vanno dal cambiamento climatico al problema della crisi energetica. Come pure tratta l’inquinamento, parlando di ‘mondo consumato’. Fino a ideare la creazione di una smart city, attraverso tre passaggi che consentono sia di rendere intelligenti le città sia di viverle in maniera intelligente. Sono presenti numerosi esperimenti di fisica, e l’autore spesso nomina filosofi come Platone ed Eraclito.
Introduzione al libro
In “Un pianeta abitabile”, edito nel 2020 da Longanesi, l’autore Valerio Rossi Albertini parte da una tesi che vuole dimostrare, ovvero che ‘i problemi ambientali fatalmente si ripercuotono sulle vite degli esseri umani’. Inoltre, intende dimostrare che ‘un altro mondo è possibile’, cioè un mondo da lasciare alle future generazioni.
Gli obiettivi
L’intento è di dimostrare queste tesi raccontando in che modo gli uomini rappresentano una specie infestante ai danni della Terra. Tanto da definirci “guastatori inconsapevoli”, perché sfruttiamo le risorse fino a un punto di non ritorno. Vuole far riflettere su come sia necessario acquisire consapevolezza di dover rimediare immediatamente al male che stiamo agendo sul nostro pianeta, e ‘salvare il mondo cambiando il nostro modo di viverlo’. Va fatto attraverso proposte concrete per evitare di essere ospiti scomodi della nostra stessa casa.
Di cosa parla “Un pianeta abitabile”?
Il libro è diviso in tre parti. In più, presenta una prefazione, un’introduzione e le conclusioni, e un’ultimissima parte chiamata ‘congedo’. L’autore parte dall’affermazione che la pandemia da Covid19 è la conseguenza di come gli uomini si sono comportati verso il pianeta, verso la natura. Infatti, è il tipo di relazione che l’uomo crea con la natura che permette di avere nella natura un’alleata e che l’uomo non sia un suo nemico. Nelle pagine seguenti, egli parla anche di ‘irreversibilità’ come fenomeno fisico di ciò che non torna allo stato di partenza, definendola il punto di non ritorno.
Prima parte
La prima parte “Il clima ribelle” è sul clima e il riscaldamento globale. Si dice preoccupato per il ciclo di vita della natura e per il riscaldamento globale. Infatti con l’uso di combustibili fossili si rilasciano enormi quantità di gas serra, per cui si alimentano il riscaldamento globale e l’effetto serra, che è la causa principale dei cambiamenti climatici.
Seconda parte
La seconda parte “Ci vuole energia” si concentra sull’energia e i consumi, trattando anche la tematica delle auto elettriche in riferimento al problema della mobilità. Per spiegare come la fusione nucleare sia una fonte di energia pulita, inesauribile e sicura, parte dal disastro di Chernobyl del 1986, quando un reattore di una centrale nucleare è esploso e si è incendiato, fino a descrivere la differenza tra ‘fissione nucleare’, definita ‘cattiva’ e ‘fusione nucleare’, appunto definita buona. E ancora si sofferma sulla rete elettrica proponendo un’alternativa all’attuale modalità di distribuzione della corrente, attraverso una struttura tipo lo schema reticolare dell’Internet.
Terza parte
La terza parte affronta la problematica dei rifiuti, descrivendo quanti anni impiegano alcuni oggetti di plastica a decomporsi. L’attenzione è posta su questo aspetto perché la plastica è un materiale realizzato per resistere. Ma troppe volte viene utilizzato una sola volta. L’autore parla anche del male arrecato dall’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera che influisce negativamente sulle masse oceaniche, che stanno diventando sempre più acide. Ciò si ripercuote sugli esseri viventi. Ancora tratta il tema dello smaltimento virtuoso dei rifiuti organici, attraverso il ‘compostaggio’ e i ‘biodigestori’. Termina questa parte del libro con la considerazione dell’incremento demografico nelle città, dunque l’espansione delle città, a discapito delle campagne e della natura, che vanno sempre più a scomparire.
L’autore afferma che ciò provoca danni all’ecosistema e alla salute fisica e mentale degli individui. Per invertire questa tendenza egli fa appello alla tecnologia e fa riferimento ad una sua proposta. Essa consiste nella creazione di una smart city, che permetterebbe di cambiare il mondo, proprio iniziando a modificare il modo che gli esseri umani hanno di abitarlo.
Ed è nelle pagine conclusive che si sente speranzoso perché gravi danni possono essere ancora prevenuti, attraverso l’utilizzo della tecnologia che si è resa colpevole di processi distruttivi, ma ci potrà aiutare a venirne fuori. La situazione è critica, ma non irreversibile. Le nuove scoperte possono condurre a capire come sfruttare le risorse.
Cosa emerge dalla lettura di “Un pianeta abitabile”?
L’autore espone i contenuti in maniera semplice. Condivide con il lettore molti esempi e curiosità, che offrono spunti di riflessione importanti. Ancora il volume contiene immagini e dai disegni, che aiutano nella comprensione dei concetti.
Una tematica che può colpire particolarmente è quella contenuta nella prima parte, dedicata al ‘clima ribelle’, cioè quella sull’ambiente e cambiamenti climatici, perché il cambiamento climatico è una realtà che spaventa gli individui, a causa della minaccia
sul futuro della Terra.
Il cambiamento climatico è attribuito all’attività dell’uomo che modifica la composizione dell’atmosfera globale. A questo, si aggiunge la variabilità naturale del clima. Come conseguenze dirette, emergono povertà, fame e catastrofi naturali.
La denuncia maggiore è che l’uomo esercita un’influenza continua sul clima e sulla temperatura terrestre. L’uomo è protagonista in negativo. Ma può diventarlo in positivo, agendo prontamente sulle cause e ponendo rimedi contro le conseguenze, quali: lo scioglimento dei ghiacciai e il connesso innalzamento del livello dei mari. Come pure, la progressiva desertificazione di vaste aree terrestri. Tutto questo può generare stati di preoccupazione e ansia sugli individui, ovvero eco ansia.
L’eco-ansia rappresenta la reazione a livello psicologico e sociale ai cambiamenti climatici quando è presente la preoccupazione per il futuro. Le persone soffrono di tristezza, ansia e rabbia, stress e senso di colpa, disturbi del sonno e nervosismo. Sensazione di soffocamento o addirittura depressione, nei casi più gravi. Questo si collega al messaggio che il libro vuole trasmettere.
Il messaggio del libro
Il messaggio che il libro vuole mandare è di sfida per impegnarsi a gestire in modo sano le emozioni complesse che nascono dalle preoccupazioni sul cambiamento climatico. Quindi, affrontare la crisi climatica come una sfida.
Conclusioni
L’uomo, con le sue attività e le sue azioni, accelera i cambiamenti climatici che si verificano quotidianamente nell’ambiente. E’ importante dare uno sguardo al futuro.
Per questo, è importante pensare e agire per il futuro, facendo riferimento al programma dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. In questa Agenda vengono elencati 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, ad esempio come l’obiettivo del modello dell’economia circolare che l’autore descrive nel libro, ovvero riutilizzare il più possibile le risorse disponibili per ridurre l’uso di nuove materie prime. Come pure considerare gli obiettivi del Green Deal Europeo da raggiungere entro il 2050 attraverso immediate azioni in favore della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e dell’abbassamento delle temperature per contrastare la catastrofe climatica.
Per fortuna, sempre più persone utilizzano energie rinnovabili e mettono in pratica tutta una serie di misure che riducono le emissioni e aumentano gli sforzi di adattamento.
Conclusioni dell’autore
Le finalità e gli obiettivi del libro sono rispettati, infatti sono presenti spiegazioni e teorie che trovano riscontro delle ipotesi che l’autore formula all’inizio del volume. E propone anche dei cambiamenti che ci vedono tutti protagonisti per salvare il mondo.
Nelle conclusioni di “Un pianeta abitabile”, Valerio Rossi Albertini è speranzoso, infatti parla di un ‘vento favorevole’ utilizzando la metafora di una nave che non è più al punto di partenza, perché al termine del libro abbiamo un bagaglio di conoscenze in più. I saluti del libro, nel ‘congedo’, contengono le azioni per il clima condotte da Greta Thunberg e il riferimento allo sciopero studentesco, unico nella storia, che si è tenuto nel marzo del 2019, quando gli studenti di tutto il mondo hanno scioperato contro il governo, contro la politica e le istituzioni, considerati come corresponsabili per la situazione che il pianeta sta vivendo.
https://www.periodicodaily.com/ecoansia-quando-il-cambiamento-climatico-influenza-la-salute-mentale/