Il pianista Maurizio Pollini è morto, aveva 82 anni, A darne notizia è il Teatro della Scala di Milano. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella a dichiarato: “Era un poeta del pianoforte”.
Ci lascia il pianista Maurizio Pollini era veramente un poeta del pianoforte?
Indubbiamente è stato un importantissimo esecutore. Ha sempre dimostrato una grandissima capacità espressiva, un talento puro e indiscutibile. “Uno dei grandi musicisti del nostro tempo e un riferimento fondamentale nella vita artistica del Teatro per oltre cinquant’anni”. E’ la nota del Teatro milanese. “Il Sovrintendente Dominique Meyer, il Direttore Musicale Riccardo Chailly, i professori dell’Orchestra e i lavoratori scaligeri sono accanto alla moglie Marilisa, al figlio Daniele e a tutta la famiglia. La camera ardente del Maestro Pollini si terrà al Teatro alla Scala”, conclude la nota. Dal debutto nel 1958 all’ultimo recital il 13 febbraio 2023, il maestro ha suonato alla Scala 168 volte.
Un impegno costante
Oltre a tutti i suoi impegni da concertista, si aggiungono gli incontri con gli studenti e le partecipazioni a giurie e convegni. Dopo i primi concerti diretti da Thomas Schippers e Sergiu Celibidache, con la serata del 23 ottobre 1969 inizia la collaborazione con Claudio Abbado, destinata a segnare la storia dell’interpretazione, ma anche la storia culturale della città di Milano. Il comune impegno ad allargare il repertorio, soprattutto con un guardo vigile e attento alle scuole internazionali. Ma anche la volontà a coinvolgere tutta la città nelle attività del Teatro.