La National Gallery compie 200 anni. Tutto pronto allora per celebrare uno dei musei più famosi di sempre. Inaugurata nel 1824, il 10 Maggio si celebrerà con una serie di mostre ed eventi coordinati dal direttore Gabriele Finaldi.
La National Gallery compie 200 anni ma, continuerà ad essere un punto di riferimento per l’arte mondiale?
Il famoso museo fu inaugurato con pochissime opere d’arte. Il governo inglese, infatti, ne acquistò 38 da un noto imprenditore russo nel 1824. Nel corso degli anni è riuscita a crescere notevolmente fino a diventare una istituzione museologica. Ad oggi si possono contare più di duemila opere che partono dal tardo Medioevo fino ad arrivare al Novecento. Possiamo, infatti, ammirare dal vivo opere famosissime di artisti come Tiziano, Canaletto, Michelangelo fino ad arrivare a quelli più recenti come Monet, Van Gogh, Degas, Cézannes. Insomma abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta su quale opera ammirare prima. Nel 2021, con i suoi settecentomila visitatori, risulta uno dei musei più famosi e frequentati di sempre. Questo dato non ci stupisce più di tanto, Londra, infatti, è una metropoli molto popolata e il “Melting Pot” di più culture diverse. Se a questi dati aggiungiamo opere d’arte di straordinaria bellezza e ricchezza, abbiamo una quadro generale della situazione della National Gallery.
National Gallery e il futuro…
Non possiamo pensare a un futuro più roseo per la National Gallery. Le sue opere e la mole di turisti che ospita ogni giorno fa si che il futuro possa essere molto proficuo. Sia dal punto di vista economico, su questo non abbiamo dubbi, sia dal punto di vista artistico con opere sempre nuove pronte a essere messe in risalto nel tempio sacro dell’arte. In particolare per questo bicentenario, il direttore Finaldi, ha voluto fortemente il “Martirio di Sant’Orsola”, una delle ultime opere di Caravaggio e di proprietà di Intesa Sanpaolo. L’opera lascerà l’Italia per approdare alla National Gallery e inaugurare la mostra: L’ultimo Caravaggio (dal 18 Aprile al 21 Luglio 2024). Con questi presupposti possiamo solo augurarci di riuscire a visitare nuovamente la National Gallery nel più breve tempo possibile. Se sia ama davvero l’arte, infatti, questo sarà sempre un luogo dove poterla ammirare davvero.
