Dal 25 maggio al 15 settembre 2024 presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano in Viale Campania 12 è allestita la mostra ufficiale che celebra i 45 anni dell’anime Lady Oscar, dal manga di Riyoko Ikeda. L’evento è in collaborazione con Yamato Video, a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi. E vedrà esposti i rodovetri originali, gadget, edizioni rare, costumi e approfondimenti storici. Andiamo a saperne di più e a conoscere da vicino la figura di Lady Oscar.
Chi è Lady Oscar in mostra?
Tra storia, realtà e finzione, si apre il 25 maggio 2024 la mostra ufficiale che celebra i 45 anni dell’anime Lady Oscar dal manga di Riyoko Ikeda. Nel 1972 Ryoko Ikeda, fumettista giapponese, realizza il manga Berusaiyu no bara (Le rose di Versailles/Lady Oscar). Suddiviso in ottantadue capitoli, è ambientato nella Francia degli anni della corte di Versailles e della Rivoluzione Francese.
Un personaggio molto amato tanto da festeggiare il 45° compleanno con un evento unico arricchito, nella giornata-evento speciale di domenica 26 maggio, dalla presenza di ospiti ed esperti del settore. Come pure figuranti in costume. E ancora Clara Serina, la voce indimenticabile che ha interpretato l’iconica sigla de “I Cavalieri del Re”, e Lady Kurimi e Ale Rega, due famosi cosplayer che hanno impersonato Oscar e André. Inoltre, alla mostra si potranno ammirare i rodovetri, o “animation cel”, ovvero i fogli trasparenti in acetato di cellulosa su cui l’animatore dipinge il singolo fotogramma.
Lady Oscar, icona di libertà?
Una storia nella Storia è quella del contesto in cui è vissuta Lady Oscar, protagonista del manga che sarà in mostra a Milano dal 25 maggio a 15 settembre 2024. Qui la donna non ha raggio d’azione ed è considerata subordinata all’uomo. Ma Lady Oscar rappresenta la libertà. Si rende libera dai pregiudizi ed è libera di essere donna con animo maschile e uomo con animo femminile. Per questo, può essere considerato un personaggio rivoluzionario. Infatti, Lady Oscar, ovvero Oscar François De Jarjayes, è allevata come un maschio e da bambina, è realmente convinta di esserlo. Crescendo, è consapevole di essere donna. Sviluppa un’identità maschile, su forzatura del padre, e reprime i desideri e gli impulsi femminili. Sfoga rabbia e passioni con le battaglie, da abile spadaccina quale è, e assume ruoli di comando che trasudano potere.
Si situa qui la figura di Lady Oscar che è da stimolo per uscire dai ruoli stereotipati che la società impone alle donne. Infatti, ai tempi della pubblicazione del manga, questi erano sostanzialmente declinati al maschile. E la rivoluzione risiede nel fatto che la storia di Oscar sia stata scritta da una donna.
Lady Oscar, icona di cultura?
Dal punto di vista culturale, è interessante che sia dedicata una mostra a questo personaggio perché si pone come un’eroina e icona, anche in quanto donna guerriera. Assume insieme le caratteristiche che la ritraggono coraggiosa, leale, appassionata e passionale. La vita le riserva un tragico destino. Ma prima l’autrice la forgia con le caratteristiche attribuite agli uomini insieme a quelle attribuite alle donne.
Info utili
Tornando alla mostra, prezioso è stato il contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e di tantissimi collezionisti che hanno messo a disposizione i loro tesori. Come pure volumi storici e cataloghi di esposizioni sui personaggi reali presenti nella serie, l’album delle figurine Panini con un introvabile espositore in cartoncino da edicola dell’epoca. E ancora i romanzi dedicati a Lady Oscar pubblicati da Fabbri e le bambole Ceppi Ratti uscite all’epoca della trasmissione italiana della serie. Poster, fogli pubblicitari e gadget originali di eventi e mostre organizzati in Giappone, tra cui quelli dedicati alla mostra per il 50°anniversario del manga. Ancora una raccolta di shijitaki (cartellette) con immagini della serie, volumi illustrati Artbook, poster giapponesi, fanzine italiane e illustrazioni realizzate da artisti che omaggiano la serie e i suoi protagonisti. Inoltre in mostra gli amigurumi, cioè pupazzi realizzati all’uncinetto di Oscar e André e le versioni BrickHeadz realizzate con i Lego.
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