Dino Zoli Group ricorda la terribile alluvione che colpì Forlì

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Fragile

Dino Zoli Group ricorda la terribile alluvione che il 16 maggio 2023 colpì la città di Forlì, attraverso una mostra di fotografie inedite di Silvia Camporesi. Un’opera per non dimenticare.

Dino Zoli Group ricorda

Venerdì 17 maggio alle ore 18.30, presso la Fondazione, sarà inaugurata la mostra Fragile Sublime di Silvia Camporesi, a cura di Nadia Stefanel. L’esposizione restituisce parte del lavoro dedicato dall’artista al tema dell’alluvione e del dissesto idrogeologico, in ideale continuità con la mostra Romagna sfigurata, visitabile in contemporanea a Forlì, presso la Sala del Monte di Pietà. Alla Fondazione , dodici fotografie, quasi tutte inedite, raccontano il Parco urbano “Franco Agosto”, un luogo del cuore per i forlivesi con i suoi venti ettari di prati, alberi, animali e giochi per bambini. Scattate tutte nello stesso giorno, in un arco di tempo ridotto, le immagini raccontano un luogo straniante e onirico, di struggente silenzio e inaspettata quiete, in cui l’aspetto drammatico si stempera nella poesia della visione. Un importantissimo esempio di come si cerchi di non dimenticare mai.

Per non dimenticare

Silvia Camporesi racconta: “Il giorno successivo all’alluvione, non avendo subito danni, mi sono chiesta cosa fare. Sono una fotografa, ma non una reporter, come avrei dovuto comportarmi di fronte all’accaduto? Non ho avuto dubbi: dovevo vedere. Così appena è stato possibile sono uscita e quel che ho visto è stato atroce e bellissimo insieme. Con una tuta da pesca mi sono addentrata nel parco urbano, da sola in mezzo a una enorme quantità di acqua e di fango. Sapevo che quel che facevo comportava un alto rischio, ma era troppo grande il desiderio di vedere, puntare gli occhi su qualcosa di assoluto, unico. Il parco era un lago fermo, silenzioso, dove tutto quello che eravamo abituati a vedere normalmente era scomparso. Eppure si trattava di una visione sublime, perché la natura si riprende, trova la sua strada per riemergere. Oggi il parco è tornato quasi alla normalità, gli animali hanno ripreso a circolare; gli alberi sono rifioriti ma portano ancora le macchie del fango ed enormi cumuli di terra giacciono un po’ ovunque“.

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