Bruce Dickinson: “Una band non è una democrazia”

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Bruce Dickinson

Bruce Dickinson degli Iron Maiden dice: “Una band non è una democrazia”. Anche se nella mia band, Clockers, io non sia mai stato l’ideale di democrazia, non sono affatto d’accordo con Dickinson.

Bruce Dickinson: “Una band non è una democrazia” secondo voi è così?

Questa affermazione non può assolutamente essere supportata da fatti reali. Avrebbe potuto dire “Gli Iron Maiden non sono una democrazia”, messa così avrebbe sicuramente avuto più riscontro. Una band è formata da tante personalità e tanti elementi disomogenei. Proprio questa diversità rende grande una band. L’approccio personale dei singoli elementi, il confronto e la ricerca della soluzione più giusta, devono essere le fondamenta di una band. “Non puoi gestire un team in modo democratico. Una squadra di calcio non è una democrazia. C’è un allenatore, un capitano e uno schema di gioco a cui i giocatori devono attenersi. Certo, puoi anche non essere d’accordo, puoi discutere e puoi sentire l’allenatore dire: ‘Non sono io il responsabile della fisioterapia… se il fisioterapista dice che dovete fare queste cose, le dovete fare’“. Dal mio punto di vista è proprio l’approccio e il paragone che fa ad essere completamente sbagliato. Neanche il manager può avere l’ultima parola. Sicuramente è preferibile uno stallo alla messicana ad una dittatura interna.

Prosegue…


Negli Iron Maiden c’è una suddivisione dei compiti e le cose funzionano bene e in modo naturale. Se Steve vuole fare una certa cosa dal punto di vista musicale, a me sta bene. A quel punto io e Adrian componiamo della musica e se è adatta, ok, altrimenti non è un problema. Conviviamo e abbiamo imparato ad essere tolleranti l’uno con l’altro, perché non siamo uguali. Ognuno di noi ha interessi diversi e attitudini diverse. Ci siamo ritrovati a suonare assieme in una band. Non ci conoscevamo sin da quando eravamo bambini o cose del genere. Probabilmente non avrei mai incontrato Steve se non fossi diventato il cantante degli Iron Maiden e non avrei mai incontrato Nicko se non fosse stato lui il batterista. Alla fine però siamo cresciuti assieme e siamo diventati una sorta di famiglia, perché ci tolleriamo a vicenda, ci preoccupiamo l’uno dell’altro e prendiamo cura l’uno dell’altro”. Purtroppo sta dicendo cose che non hanno né capo né coda. Già di per sé la suddivisione di compiti è un atto di democrazia. Comunque se la confusione porta ad essere una grande band, buon per gli Iron Maiden.

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