“Cosi si arriva alle stelle” di Daniele Coluzzi non è il classico libro. Non ha una storia da raccontare o un personaggio in cui immedesimarsi, perché non è un romanzo. In realtà, possiamo definirla una vera e propria “guida” nella filosofia e nel pensiero antico. Pubblicato il 7 Maggio scorso, edito da Rizzoli, ha attratto non poco la curiosità di molti lettori.
Cosi si arriva alla stelle?
Non possiamo non dare una risposta positiva a questa domanda. Un si per tanti motivi. Il primo è per il ritorno alla lettura di classici antichi greci e romani. Il secondo motivo riguarda l’autore. Daniele Coluzzi, infatti, è un giovanissimo professore di lettere di un liceo linguistico di Roma. Un fattore da tenere in considerazione al giorno d’oggi, soprattutto se pensiamo alla precarietà del mondo scolastico nel nostro paese. Terzo motivo riguarda gli argomenti trattati. Si potrebbe, infatti, immaginare una lettura impegnativa e alquanto noiosa se pensiamo alla letteratura classica antica. Non è questo il caso. Al contrario, Coluzzi ha volutamente portato il libro su un livello ironico, piacevole e mai scontato. Non a caso l’autore è un divulgatore culturale sui social, appassionato di storia, letteratura e mitologia. Coluzzi ha saputo creare un libro tanto “impegnativo” quanto piacevole. Noi la definiamo una “guida” perché è una raccolta di massime, proverbi e parole del passato di autori della letteratura classica. Platone, Socrate, Aristotele, Eraclito e poi ancora Cicerone, Catullo, Virgilio, Orazio, Seneca e Ovidio. Questi sono solo alcuni degli autori presenti, che con la loro capacità oratoria, hanno saputo portare le loro idee e la loro saggezza fino ai giorni nostri.
Quando la cultura antica incontra quella moderna…
Quando si finisce una lettura del genere non possono che sorgere delle domande. Perché Coluzzi ha voluto creare un libro del genere? Che cosa voleva trasmettere? Alla fine, ha davvero raggiunto il suo scopo? Secondo Coluzzi, la cultura antica è ricca di informazioni e di risposte sul senso della vita. Al giorno d’oggi si cerca sempre di stare al passo con i tempi. Il lavoro, lo studio, la vita quotidiana, la famiglia e poi le guerre nel mondo, la tecnologia che avanza, la scienza che fa enormi progressi. Non ci sentiamo, talvolta, soggiogati da tutti questi eventi? La soluzione, forse, sarebbe fermarsi un secondo e leggere questi autori. Possono sembrare cosi antichi ma, nella loro semplicità lessicale, sono molto moderni. Le loro massime, alcune più famose altre meno, possono sembrare datate ma, se le analizziamo con il giusto peso, ci accorgiamo di come ancora oggi siano “consigli” quotidiani utili. Forse perché queste riflessioni sulla natura umana, alla fine, sono rimaste invariate nel corso del tempo? Un libro questo, che a nostro parere, potrebbe essere fonte di ispirazione per questo mondo tanto complicato quanto complesso. D’altronde Ovidio scriveva “Tempora mutantur, nos et mutamur in illis” ovvero “I tempi cambiano e noi con loro”. Ma non è forse vero che le stesse domande persistono ancora oggi? Lasciamo a voi la risposta ma, consigliamo la lettura di questo fantastico e geniale libro.