Assistendo alla prima di The Penitent, interpretato e diretto da Luca Barbareschi, si ha la sensazione di: non convenzionale. Un film che ti porta a riflettere sul vero equilibrio tra legge religiosa e morale.
The Penitent: Barbareschi è un attore e regista di livello internazionale?
Barbareschi è il miglior attore italiano a recitare in inglese! Immediatamente la fotografia ci ‘ambienta’ in un dipinto di Edward Hopper, regalando da prima, immagini solitarie e rarefatte, per poi esaltare un ensemble di colori, capaci di donare all’ambiente casalingo un’atmosfera Hopperiana in penombra.
In inglese nessuno come Barbareschi
Barbareschi recita in inglese meglio di qualsiasi attore italiano. Il celebratissimo Favino, nelle sue esibizioni in inglese non arriva a tanto. Il film è fondamentalmente incentrato sul conflitto morale e intellettuale del personaggio Carlos (Luca Barbareschi) uno psichiatria che in tarda età trova la via dell’ebraismo, affidando alla parola di Dio l’ordine morale della sua vita. Un errore di valutazione verso un suo paziente gay conduce ad una strage effettuata proprio dal ragazzo. Si rifiuta di collaborare con le autorità, instaurando con se stesso un conflitto di ordine morale, dove la parola di Dio diviene dal principio fondamento del suo percorso, ma allo stesso tempo, per salvare se stesso e il ragazzo, diviene interpretabile, proprio come quella legge da cui cerca di sfuggire.
Un film, un concetto, una scoperta
In alcuni momenti il film, soprattutto nella sua atmosfera notturna, ci riconduce all’inquietudine di ‘Seven’, in cui l’attesa e il confronto con una realtà ambigua e contorta, conduce al ragionamento esasperato e al raggiungimento di un concetto che è valido a livello generale e non rapportabile solo al singolo caso. Il professor Carlos cerca di dominare l’aspetto assolutista della religione e della sua legge, definendo la parola di Dio: di ispirazione e interpretabile a seconda di una necessità che sfugge dall’usuale.
La forza del film
La passione nel film e sostanzialmente divisa in tre aspetti: il rapporto con la moglie, la sempre bravissima Catherine McCormack, capace di esasperare il ruolo di una moglie trascurata dal marito, in favore di un ricercato ed estenuante confronto con se stesso e la società non spiritualmente sensiente. Il suo avvocato, Adam James nel film Richard inaspettatamente amante della moglie. Adrian Lester, nel film il Pubblico Ministero, che accuserà Carlos di sfavorire, in funzione del giuramento di Ippocrate, una giustizia interpretabile come la stessa parola della Bibbia. Consigliatissimo!
