Una parola tanto semplice quanto cruenta se pensiamo all’ambito sociale che stiamo affrontando. “Invisibili”, il titolo della mostra fotografica di Giulio D’Ercole, intraprende un viaggio visivo sul tema sensibile degli anziani solitari nella nostra società.
“Invisibili”: semplice sensazione o triste realtà?
Quello che possiamo constatare, ad oggi, è una triste realtà. La speranza che i fatti siano diversi, è quello che ci auguriamo posso avvenire nel più breve tempo possibile. Giulio D’Ercole, documentarista e fotografo, ha mostrato il volto più duro della solitudine. Anziani emarginati e soli, spesso invisibili agli occhi della gente, ma non a quelli sensibili ed empatici del noto fotografo. Ispirato dai grandi maestri come Robert Frank, Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, le sue fotografie sono la chiara dimostrazione della realtà. Una società che corre sempre più veloce e non si arresta mai, avida e spietata, accecata dal consumismo, dalla produzione e dal profitto, lascia in disparte i più deboli, nella maggioranza dei casi sono persone anziane. Dalle fotografie di Giulio D’Ercole tutto questo emerge in maniera molto chiara. La solitudine e la tristezza negli occhi di queste persone, sono gli stati d’animo che hanno spinto il fotografo a sensibilizzare l’argomento attraverso le sue immagini. Il suo scopo è quello di aumentare la consapevolezza che ognuno di noi potrebbe trovarsi in una situazione simile in futuro. Un paese con pochissime nascite e sempre più anziani deve cercare di invertire la rotta, ma rendere “invisibili” questa povera gente è davvero giusto?
La mostra sostenuta dall’Unione Europea
La mostra fotografica di Giulio D’Ercole, intitolata “Invisibili”, sarà aperta al pubblico a Roma presso Spazio Europa fino a metà Luglio. Grazie alla tematica profonda e sensibile di cui tratta, l’Unione Europea ha deciso di sostenerla. L’invecchiamento è un argomento che va preso in considerazione seriamente e vanno fatte le giuste considerazioni per riuscire a migliorare la vita di queste persone. Queste le parole di Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Giulio D’Ercole non ha negato lo stupore per il profondo interesse di questa grande istituzione, ma anche una enorme gratitudine e soddisfazione per il riconoscimento nei confronti del proprio lavoro. Grazie all’internazionalità della sua carriera, alla sua esperienza e alla capacità di cogliere l’attimo, Giulio D’Ercole ha nuovamente messo in risalto una questione che puntualmente viene ignorata o rinviata a giudizio. Sarà forse il caso che le istituzioni, italiane ed europee, provvedano a risolvere seriamente questo enorme problema sociale? Il noto fotografo, con questa bellissima mostra, ha lanciato un chiaro segnale e noi lo condividiamo pienamente. In Italia, in particolare, il tasso di anzianità è uno dei più alti in Europa. Dalle parole si deve passare ai fatti, veri e concreti. Per quanto bisognerà ancora attendere?