Abbiamo realizzato un episodio che rappresenta un appuntamento speciale di “Unplugged Playlist”. Infatti, è dedicato al Meeting Music Contest 2024, che è un palco importante per dimostrare il proprio talento attraverso l’esibizione di un brano inedito. L’evento è organizzato dal Meeting per l’Amicizia fra i popoli, il più grande evento culturale e giovanile d’Europa, e il Mei-Meeting delle Etichette indipendenti di Faenza, la piattaforma di scouting nazionale più importante della scena indipendente ed emergente italiana, con la partnership di Radio Bruno. Riportiamo un estratto dell’intervista realizzata da Sofia Riccaboni con uno dei cinque finalisti, Irene Rugiero, che sarà sul Palco Piscine della Fiera di Rimini, il 24 agosto.
Chi è Irene Rugiero, finalista al Meeting Music Contest 2024?
Irene Rugiero, cantautrice e interprete di Ferrara, ha studiato canto jazz al Conservatorio Frescobaldi e ha partecipato a The Voice of Italy nel 2019. Ha collaborato con artisti come Roberto Bartoli e Andrea De Marco, e lanciato il singolo “Se credi” con CDF Records. Attualmente lavora al suo primo album e si esibisce in diverse formazioni jazz con artisti come Maurizio Piancastelli e Davide Falconi. Porta sul palco di Rimini “Tao caos”.
L’intervista
Sofia inizia l’intervista chiedendo a Irene Rugiero come ha conosciuto il Meeting Music Contest 2024, e risponde che essendo nata a Imola “conoscevo questo contest proprio perché Faenza è una cittadina molto vicina comunque al mio paese e ho provato solamente quest’anno perché effettivamente avevo un bel po’ di materiale”. E racconta nei particolari anche cosa ha provato e cosa ha pensato quando ha ricevuto la telefonata che la informava di essere tra i cinque finalisti del Meeting Music Contest.
Irene racconta l’emozione che porta sul palco di Rimini, che più che un’emozione può essere considerata anche una caratteristica di personalità, cioè l’umiltà.
Spiega cosa descrive il brano che interpreterà al contest, che è “uno dei primi brani in cui mi sono proprio buttata come cantautrice”. E continua: “E’ stato un brano, devo dire, facile rispetto ad altri che ho composto, perché è arrivato prima tutto appunto la parte strumentale al pianoforte…in realtà per questo è andata così, come se avesse avuto un flusso, non so, di coscienza. Mi è arrivato un po’, ho attinto, forse per me anch’io, dall’inconscio, dalla parte creativa, è stato facilissimo. Cioè dall’inizio alla fine mi è arrivato tutto senza starci troppo lì”. E ancora: “Alla fine dico un po’ questo, il succo magari di non perdersi nei confronti di quello che purtroppo la società a volte ci può offrire, no? Non è tutto oro ciò che luccica, ma che ce la si può fare”.
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E anche qual è l’ostacolo più grande che ha trovato come indipendente nel suo percorso. Infatti, risponde: “Gli ostacoli sono stati tanti. Io direi che nella mia personale storia è che io mi sono sentita… Mi sento di essere da sola. Non ho degli appoggi, non ho degli agganci, non ho delle conoscenze, sono proprio sola. E quindi questo magari a volte mi spaventa e mi domando se ce la farò mai”.
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E’ possibile ascoltare e vedere di seguito l’intervista podcast realizzata con Irene Rugiero da Sofia Riccaboni per Unplugged Playlist, proprio in occasione della sua partecipazione a Meeting Music Contest:
Per l’audiointervista: https://open.spotify.com/episode/1EG3XmjSrKwY0ydZ8kxuEH?si=fb3860dd153a448d
https://www.spreaker.com/episode/unplugged-playlist-speciale-mei-intervista-a-irene-rugiero–61121452
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