(Adnkronos) – “Faccio il mio mestiere con gioia e passione, ma non ho mai avuto il fuoco, non sono come quelli che da bambini desideravano di fare l’attore. Io non ho mai sognato di farlo”. Così Diego Abatantuono all’Adnkronos, in occasione della presentazione de ‘L’ultima settimana di settembre’ di Gianni De Blasi, dal 12 settembre al cinema con Medusa. “E’ stato il destino che mi ha portato a frequentare gli ambienti giusti ed ha fatto sì che io avessi un talento particolare. E’ come quando uno azzecca le scuole dalla prima elementare”, aggiunge.Â
Abatantuono torna al cinema: in quale ruolo?
In ‘L’ultima settimana di settembre’ Abatantuono è Pietro Rinaldi, un anziano scrittore in declino. Rimasto vedovo e ormai stanco della vita, progetta di suicidarsi nel giorno del suo compleanno ma un’inattesa tragedia sconvolge i suoi propositi. La morte improvvisa di sua figlia e del genero a causa di un incidente automobilistico lo porta a doversi occupare del nipote adolescente Mattia (Biagio Venditti). Nonno e nipote, che si sono fino ad allora ignorati, si ritrovano a vivere una dolorosa, quanto indesiderata, convivenza. Un viaggio che si rivelerà fondamentale per loro. Colpi di scena e avvenimenti inaspettati cambieranno per sempre i loro destini. “Io sono molto pigro, quindi faccio dei film che sono quelli che prevedono una persona che ha un’età avanzata. Se fossi stato in forma e come molti miei colleghi avessi dimostrato 15 anni di meno, questo film lo avrebbe fatto un altro”, conclude. (di Lucrezia Leombruni)Â