(Adnkronos) – La recente e improvvisa morte di Liam Payne, ex membro degli One Direction, a soli 31 anni, riaccende i riflettori sulla fragilità e le insidie del mondo dello spettacolo, che ha visto spegnersi prematuramente numerosi talenti. Payne non è, purtroppo, un caso isolato: la storia della musica, e più recentemente anche quella della televisione, è costellata di tragedie che hanno interrotto carriere promettenti.
Il ‘Club 27’, tristemente noto, raccoglie nomi leggendari come Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, tutti scomparsi nel 1970 e nel 1971 a soli 27 anni, vittime di overdose, incidenti o cause mai del tutto chiarite. Anche Brian Jones, fondatore dei Rolling Stones, si aggiunge a questa lista, annegato in piscina nel 1969 alla stessa giovane età. Qualche decennio più tardi, nel 1994, il mondo piangeva Kurt Cobain, leader dei Nirvana, suicidatosi a 27 anni con un colpo di fucile alla testa. Nel suo corpo furono rinvenute massicce quantità di eroina. Più recentemente, nel 2011, la voce soul di Amy Winehouse si è spenta anche lei a soli 27 anni, a causa di un arresto cardiaco provocato da abuso di alcol.
Anche il piccolo schermo non è immune da queste tragedie. La serie televisiva musical ‘Glee’ è stata segnata da una serie di lutti che hanno colpito il cast: Cory Monteith, morto nel 2013 a 31 anni per overdose di eroina e alcol, Naya Rivera, annegata a 33 anni nel 2020 mentre cercava di salvare il figlio, e Mark Salling, suicidatosi a 36 anni nel 2018.