(Adnkronos) –
A 30 anni dall’uscita al cinema de ‘Il Re Leone’, arriva ‘Mufasa’ del regista premio Oscar Barry Jenkins (‘Moonlight’), prequel del classico Disney che racconta l’ascesa del re delle terre del Branco nonché papà di Simba. “Chi avrebbe mai immaginato che un giorno avremmo doppiato un personaggio di questa storia”, dicono Elodie (voce di Sarabi, moglie di Mufasa e mamma di Simba), Luca Marinelli (voce di Mufasa) e Alberto Malanchino (voce di Taki), in occasione di un incontro stampa. “Non potevo chiedere di meglio che interpretare una leonessa”, dice la cantante, alla sua seconda prova al doppiaggio dopo ‘Troll World Tour’.
Nella sua vita si è sempre sentita “un cucciolo di leone pensando che aggredire fosse il primo modo per difendersi. Mi fa sorridere – spiega – trovarmi a fare cose che con un giro assurdo finiscono per somigliarmi”, ammette Elodie. “La mia paura è sempre di non essere all’altezza, di non essere capita. Ma questo ruolo – spiega – arriva in un momento di grande serenità e comprensione dei miei limiti”. Emozioni condivise anche dal collega Luca Marinelli, grande fan de ‘Il Re Leone’: “ricordo ancora il balzo che ho fatto dalla poltrona a 9 anni quando partì ‘Nants’ Ingonyama’ (l’inizio del brano ‘Il cerchio della vita’, ndr). Avrò visto quel film cento volte e ora mi ritrovo qui, ora mi toccherà fare la voce di Mufasa per mettere a letto i bimbi di tutti i miei amici”, dice Marinelli.
Per l’attore, questa opportunità è arrivata “nel secondo atto della mia vita e mi fa guardare al bambino di tanti anni fa che pensava addirittura di non arrivare a 40 anni. Oggi gli potrei dire che andrà tutto bene”. La parte che più mi ha emozionato “riguarda i dubbi, la grande sensibilità di Mufasa e il viaggio che porta verso la ricerca di te stesso, io ci sono riuscito grazie al supporto della famiglia, degli amici e dei colleghi”, conclude.
Dal 19 dicembre nelle sale accompagnato dalla colonna sonora di Lin-Manuel Miranda, ‘Mufasa: Il Re Leone’ racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che arricchiscono il racconto con le loro battute e canzoni. Raccontata attraverso flashback, la narrazione si concentra su Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale, che poi diventerà il villain Scar. L’incontro casuale dà il via al viaggio di un gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami sono messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
“Quando mi hanno proposto di farlo ho detto subito no. È stata mia moglie a convincermi. Così ho letto la sceneggiatura e ho scoperto che era una cosa straordinaria, la scrittura mi ha conquistato”, dice Barry Jenkins a Roma. “Mi piace raccontare di come anche Mufasa, seppur adottato, sia riuscito a costruirsi una nuova famiglia, un’identità, un ruolo. È così anche per me. Se guardo una foto di me da giovane, chi avrebbe mai immaginato che oggi potessi essere qui a presentare un film del genere? Eppure non dipende da dove vieni, ma dalle esperienze che fai”, conclude.