Wolfgang Becker, celebre regista tedesco noto soprattutto per il successo internazionale del film Good Bye, Lenin!, è scomparso a Berlino all’età di 70 anni dopo una lunga malattia. L’annuncio è stato dato oggi dal suo agente, a nome della famiglia. Il regista lascia la moglie Susanne e la figlia Rike. “La famiglia chiede di rispettare la privacy in questo momento difficile”, ha dichiarato l’agenzia rappresentante.
Good Bye, Lenin!: un capolavoro della cinematografia tedesca
Il film Good Bye, Lenin!, presentato in concorso alla Berlinale del 2003, è stato un successo straordinario, con oltre sei milioni di spettatori solo in Germania. La pellicola è stata distribuita in più di 60 Paesi e ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui nove Lola ai German Film Awards, sei European Film Awards, un César, un Goya e una nomination ai Golden Globe.
La trama di Good Bye, Lenin! è ambientata nella Germania socialista poco prima della caduta del Muro di Berlino. Racconta la storia di Alex, un giovane che, per proteggere la madre, fervente sostenitrice del comunismo e appena risvegliatasi da un coma, crea un’illusione: l’appartamento di famiglia viene trasformato in un museo del passato socialista, inducendo la donna a credere che nulla sia cambiato.
La carriera di Wolfgang Becker: talento e premi internazionali
Nato a Hemer, in Westfalia, il 22 giugno 1954, Wolfgang Becker ha studiato alla Libera Università di Berlino e successivamente all’Accademia Tedesca di Cinema e Televisione di Berlino. Il suo primo film, Farfalle (1987), un adattamento di un racconto di Ian McEwan, gli valse il Pardo d’Oro al Festival di Locarno e lo Student Academy Award a Hollywood.
Tra le altre opere degne di nota si ricordano Giochi per bambini (1989), il documentario Celibidache (1992), e Das Leben ist eine Baustelle (1997), presentato in concorso alla Berlinale. Becker ha anche diretto progetti innovativi come Welcome to São Paulo (2004), Germany 09: 13 Short Films About the State of the Nation (2009) e Ich und Kaminski (2010).
Wolfgang Becker lascia un’eredità importante nel panorama del cinema tedesco e mondiale, grazie alla sua capacità di raccontare storie umane e universali con sensibilità e profondità.