(Adnkronos) – Da oggi nei cinema ‘A Complete Unknown’, il biopic su Bob Dylan di James Mangold che racconta la storia vera dietro l’ascesa di uno dei cantautori più iconici della storia. A interpretarlo Timothée Chalamet che, da tifoso sfegatato della Roma, inizia l’intervista all’Adnkronos, in collegamento da Londra, con il suo omaggio alla squadra giallorossa: “Forza Roma”.
“Sono triste e un po’ folle come Dylan”, ammette ‘Timmy’, così lo chiamano i fan. “Essere Bob Dylan è stato un dono, un grande insegnamento per me come attore e come essere umano”, dice Chalamet, che si è “ritrovato a dover interpretare un titano della musica, l’ho studiato per più di 5 anni. La mia routine quotidiana prima delle riprese dipendeva dalla scena che dovevo girare, dalla musica coinvolta e da quante ore avevo dormito. Ricordo di aver impiegato moltissime ore della mia vita alle lezioni di canto e di chitarra”.
Il film – che vede nel cast anche Edward Norton, Elle Fanning e Monica Barbaro – è ambientato nella New York dei primi Anni 60. Sullo sfondo di una vibrante scena musicale e di tumultuosi sconvolgimenti culturali, un enigmatico diciannovenne del Minnesota, Bob Dylan, arriva nel West Village con la sua chitarra e un talento rivoluzionario, destinato a cambiare il corso della musica americana. Mentre stringe i suoi legami più profondi durante l’ascesa verso la fama, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, compie una scelta controversa che risuona culturalmente in tutto il mondo. “È difficile rivedere qualcosa del giovane Bob Dylan in me, io spero che ci sia perché è un artista straordinario. Sarebbe come se ti chiedessi chi sono i tuoi eroi e se rivedi i tuoi eroi in te e viceversa”, conclude Chalamet. (di Lucrezia Leombruni)