(Adnkronos) – Marcella Bella torna in gara sul Palco dell’Ariston dopo ben diciotto anni e per la nona volta con il brano ‘Pelle diamante’, che segna il suo esordio come cantautrice a Sanremo senza il fratello Gianni, con un brano che porta anche la sua firma.
Emozionata? ”E’ chiaro che l’emozione c’è ma c’è più il desiderio, la voglia di andare lì e vivermela bene, senza farmi travolgere dall’emozione”.
Come mai sono passati così tanti anni dalla sua ultima partecipazione al Festival? Quante volte ha provato a presentare un brano ad Amadeus e ai suoi predecessori? “Be’, non è che ci ho provato per tutti i diciotto anni, c’ho provato un po’ con uno, un po’ con l’altro, bisognava avere la canzone giusta. Poi mio fratello Gianni si è ammalato per cui mi sono mancate le canzoni che mi scriveva. Per me non è stato facile preparare il ritorno a Sanremo perché forse mancava il pezzo giusto o forse non era abbastanza giusto per gli altri conduttori”, ironizza senza fare nomi, “questa volta invece sembra che l’abbiamo azzeccata. A Carlo Conti il pezzo è piaciuto molto per cui siamo tutti contenti”.
Come risponde a chi dice che ha ‘copiato’ l’operazione fatta da Loredana Bertè l’anno scorso con ‘Pazza’, cioè di portare un brano dedicato all’auto-empowerment femminile? “Lo dicono quelli che non hanno letto il testo, che è molto più profondo di quello che si possa pensare. I diamanti non sono quelli dei gioielli che piacciono alle ragazze. È una canzone per le donne, femminista. Parla di una donna guerriera, forte, che deve riuscire ad affermarsi su alcuni uomini e per farlo deve mettersi una corazza di diamante, che è la pietra più resistente che esista ma anche la più preziosa. ‘La mia più grande fan sono io’ significa che io non ho bisogno di un uomo che mi faccia i complimenti perché mi piaccio lo stesso. Non c’entra niente con il brano della Bertè anche se il paragone mi fa piacere. Magari diventasse un successo come quello suo, mi piacerebbe molto”.
Lei e Loredana Bertè siete molto legate? “Lei ha cantato con me nell’ultimo album che ho fatto contro la violenza sulle donne, ‘Etnea’. Io ho scritto una canzone dal titolo ‘Mi rubi l’anima’ dedicato alle donne sfregiate con l’acido e lei l’ha cantata molto bene, con tanta simpatia e affetto. Abbiamo fatto un bellissimo duetto”.
Nelle pagelle stilate dai giornalisti dopo il primo ascolto dei brani di Sanremo, il suo ‘Pelle diamante’ non ha avuto punteggi molto alti, come se lo spiega? “Intanto non sono tutti bassi i voti, ho preso anche dei 7 e mezzo con motivazioni molto giuste. Mi aspettavo che sarebbero arrivati anche voti più bassi perché io ho un brano più ritmato e leggero. Quest’anno poi è stato molto più difficile degli altri anni perché i giornalisti hanno dovuto sentire 30 canzoni di fila”.
Iva Zanicchi che a Sanremo riceverà il Premio alla Carriera ha detto che voterà per lei: è contenta? “Mi fa molto piacere, Iva è un’amica, è simpatica e poi come me è una persona schietta, che dice quello che pensa. Anche io non ho peli sulla lingua, dico sempre quello che penso. Ma dire la verità ha sempre un suo costo”.
A Iva daranno il premio alla Carriera, è un riconoscimento a cui aspira anche lei per il futuro? ”E chi lo sa, ma mi piacerebbe che lo dessero a Gianni (il fratello, ndr.) e mi auguro che possa succedere nei prossimi anni”.
Degli otto Sanremo vissuti da concorrente quale ricorda più volentieri? ”Il ricordo più bello è sicuramente il mio esordio sul palco dell’Ariston perché lì ho vissuto una favola. Era il 1972 e da emerita sconosciuta arrivai, unica giovane su tutti i big che allora erano super big, al settimo posto con ‘Montagne Verdi’ e il giorno dopo averla cantata tutti la conoscevano. Ho un bellissimo ricordo di ‘Senza un briciolo di testa’ (Sanremo 1986, ndr) perché lì c’era veramente la canzone, con un testo importante di Mogol. Fu una canzone che mi impegnò tantissimo anche vocalmente per cui il terzo posto per me fu davvero preziosissimo”.
E il Sanremo che vorrebbe dimenticare? “Quello di ‘Pensa Per te’ (Sanremo 1981, ndr), non ci volevo andare, non mi piaceva il testo ma mi fu imposto, era una canzonetta che non mi rappresentava. Non ci volevo andare e avevo ragione”.
Tra i big in gara quest’anno quale le piace di più e quale teme di più? “Giorgia è sempre brava, poi c’è Ranieri. Ma ci sono anche giovani molto bravi. Non posso dire di temere qualcuno perché ognuno di noi ha una sua personalità ben precisa e darà quello che potrà mettendocela tutta”.
Per lei la famiglia ha un ruolo fondamentale? “Assolutamente sì. Quando sono nati i miei figli più piccoli, nel ’91 e nel ’92, ho messo da parte la carriera per fare la mamma. E non mi è pesato assolutamente. Ho sempre vissuto la mia carriera in questo modo. Sono stata anche fortunata perché la gente non mi dimenticava. Appena tornavo con una bella canzone era come se non mi fossi mai allontanata. Dopo aver fatto un successo, magari mi innamoravo e perdevo la testa, ed essendo una donna passionale volevo vivere quell’amore per cui non c’era verso di farmi lavorare e quindi mi prendevo delle pause”.
Ha avuto molti amori? ”No. Di amore ne ho avuto solo uno, sia chiaro: mio marito (l’imprenditore milanese Mario Merello, ndr) con cui sono sposata da ben 45 anni”.
Lei è anche nonna di due bambini di cinque e sette anni che vivono in Giappone. “Sì, sono i figli del mio primogenito, vado a trovarli due volte l’anno, ogni tanto gli faccio vedere dei miei filmati e loro non capendo che sta facendo questa nonna dicono: ‘La nonna è matta’ perché mi vedono cantare e ballare”.
Le piacerebbe avere un suo programma in tv? “Vorrei fare un grande show all’americana, con l’orchestra, con grandi voci, con grandi canzoni e dove la gente si diverte anche a cantarle. Un programma mio, con delle idee mie, e non è detto che non ci riesca…”.
Quindi c’è qualcosa in ballo? “Ora c’è solo Sanremo, poi si vedrà”. (di Alisa Toaff)