Nel mondo della musica emergente, ci sono artisti che non solo si fanno notare per il talento, ma anche per la visione con cui costruiscono il proprio percorso. Ventidue è una di loro. Cantautrice e pianista con una formazione solida alle spalle – tra conservatorio e St. Louis College of Music – sta vivendo uno dei momenti più importanti della sua carriera: la finalissima del contest Primo Maggio NEXT, che il 22 aprile decreterà tre nomi destinati al grande palco del Concertone del Primo Maggio a Roma.
Incontrarla durante le registrazioni del podcast Unplugged Playlist significa tuffarsi in un mix di emozioni, consapevolezza e ironia. “Sto facendo un training al contrario – racconta ridendo – facendo finta che non esista nulla. In realtà con la mia band ci prepariamo da mesi. Ora si tratta solo di gestire le emozioni”.
Quello di Ventidue è un mondo musicale in cui forma e contenuto viaggiano insieme. Nei suoi testi c’è sempre una vena ironica e provocatoria, ma anche un messaggio profondo legato alla libertà di espressione. “Difendo la libertà di essere chi vogliamo, nel modo che ci rappresenta. Anche se non è il modo che la società si aspetta: perfetto, educato, composto. Io voglio dire le cose come mi vengono, senza filtri”.
Una sincerità che arriva diretta anche quando si parla di sogni. Se inizialmente sembra quasi schivare la domanda sul “palco dei desideri”, poi si lascia andare: “Sanremo lo vogliamo tutti, dai. Il sogno più grande è avere un pubblico che è lì per te, che canta le tue canzoni perché le ha scelte, non perché passava per caso”.
Tra le artiste a cui si ispira c’è BigMama, un esempio concreto di chi – proprio come lei – è passato dal contest del Primo Maggio per poi conquistarsi spazio e credibilità nel panorama musicale italiano. “Lei ha fatto il nostro stesso percorso e oggi è dove molti di noi sperano di arrivare. Per me è un modello”.
Oltre a questo importante traguardo, Ventidue ha già le idee chiare sul futuro: nuovi brani in uscita su Spotify, live con la sua band in ogni occasione possibile, studio e crescita costante. “Per me è fondamentale esserci. Suonare, ovunque e il più possibile. È così che si costruisce una carriera, un ascolto, un’identità”.
In attesa del verdetto del 22 aprile, Ventidue continua a camminare con passo deciso verso il proprio obiettivo: essere ascoltata. Che sia sul palco del Primo Maggio, in un piccolo club o – un giorno – all’Ariston, poco importa. L’importante è che la sua voce, fatta di verità, ironia e libertà, arrivi a chi ha voglia di ascoltarla.