Laika: l’opera Before It’s Too Late

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l'opera Before It's Too Late

Laika al confine con la Russia per l’opera Before It’s Too Late. Per don dimenticare che c’è ancora tempo per dialogare, per ripensarci, per non spingere a favore dell’ego e della superbia quel maledetto bottone.

Laika: per non dimenticare che c’è ancora tempo?

Nella cittadina finalndese di Imatra, al confine con la Russia, è apparsa la nuova opera dal titolo Before It’s Too Late. Il poster ritrae due funzionari, uno russo e uno dell’Alleanza Atlantica, disperati, con le mani tra i capelli e il viso protetto da una maschera antigas. Laika ci proietta in un futuro distopico, ad escalation nucleare avvenuta, in cui entrambi gli schieramenti si rendono conto di aver distrutto l’umanità. E’ un’opera forte sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista morale. L’arte diviene messaggera di una proiezione verso un futuro asfissiante come certi film catastrofisti e noir. C’è il tempo ancora per non vedere quelle immagini, sembra dire l’opera. Del resto l’arte serve anche a forgiare coscienze e popoli.

Abbiamo ancora tempo

L’artista, che in questi giorni si trova a Mänttä per la mostra collettiva Maschere: identità Multiple dall’antichità all’arte Contemporanea nel museo Serlachius, ha scelto di affiggere la sua opera a Imatra. E’ una piccola cittadina turistica divenuta ora un avamposto NATO, dove nel 2022 il governo finlandese ha iniziato a costruire un muro a causa dell’invasione russa in Ucraina. “I timori di un conflitto su larga scala e di una escalation nucleare sono oggi più che mai reali. La diplomazia sembra aver fallito, in Ucraina come in Medio Oriente i governi di tutti paesi fanno una corsa agli armamenti rinnovando i propri arsenali. Ma la guerra porta solo morte, distruzione, odio, divisioni, muri, come quello che stanno costruendo in Finlandia, la guerra spazza via i diritti umani e mette in pericolo la democrazia nei paesi in cui esiste”, ha concluso l’artista. Non possiamo che essere d’accordo. Noi continuiamo a sperare in una conclusione diplomatica. Continuiamo a sperare che istallazioni artistiche come questa, possano portare alla luce uomini migliori.

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