Pete Townshend e le sue strane rivelazioni

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Pete Townshend fa pensare con le sue strane rivelazioni riguardo i The Who. “Gli Who non sono una band. Sono musicisti scelti da Roger, io copro il ruolo di un tizio chiamato Frank Simes”.

Le rivelazioni di Pete Townshend sono strane?

Direi enormemente strane, paradossali! Uso questo termine perché sentire che una delle più grandi Rock Band di tutti i tempi, anzi, dal mio punto di vista, la Band che ha inventato il Rock moderno, non sia una Band ma un gruppo di tizi, mi fa un po’ sorridere. I The Who hanno cambiato la nostra esistenza e consapevolezza musicale. Esorbitanti, esagerati, potenti e affamati di suono, sono stati di trasformare ogni sensazione nel sacro fuoco del Rock. Da chitarrista e compositore dico che un brano degli Who non mi sarebbe mai venuto in mente, soprattutto la mia preferita Who are you?

Pete Townshend e la strana visione di una band

“La cosa interessante del rapporto con Daltrey è che non si tratta di una band. È un gruppo di musicisti scelti da Roger. Io non ho scelto nessuno dei musicisti con cui vado in tour, nemmeno Zak (Starkey, il batterista, figlio di Ringo Starr). Quando Roger mi fa salire sul palco, copro il ruolo di un tizio chiamato Frank Simes. Ovvero il chitarrista e musical director delle tournée soliste di Daltrey”. Spero con tutto il cuore che il caro vecchio Pete non stia perdendo colpi. Quando suonammo insieme non l’ho mai sentito dire queste cose.

La strana evoluzione per il futuro

E’ difficile dare una definizione al futuro degli The Who. Sono tutti molto avanti con gli anni ma nessuno di loro sembri vedere la fine della favola. “Gli Who sono un brand e un’amicizia, ma non una band. Non siamo un cazzo di gruppo di musicisti jazz che lavorano duramente, complicati, in costante evoluzione. Non ci sfidiamo a vicenda per tirare fuori musica miracolosa, facciamo musica che conosciamo benissimo. Quindi mai dire mai“.

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