“Camminatori della patente ubriaca” conquista il Festival InDivenire

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Camminatori della patente ubriaca

“Camminatori della patente ubriaca” convince e vince come “Miglior Drammaturgia” dell’attore e drammaturgo veneto.

Con quale motivazione ha vinto “Camminatori della patente rubata”?

“Vince il premio Migliordrammaturgia Nicolò Sordo per Camminatori della patente ubriaca: Per la ricerca poetica sul linguaggio testuale, per lo sguardo disincantato su una famiglia che si fa metafora di un mondo ostile: nel quale i legami di sangue sono confini invalicabili. Per la relazione teatrale che la drammaturgia innesca con la platea”, a margine del FestivalInDivenire che ha visto in scena il testo dell’autore e attore veneto con Gioia D’Angelo, Davide Falbo, Massimiliano Motta.

Nicolò Sordo

“Mi fa molto piacere che Camminatori della patente ubriaca abbia vinto come miglior testo al Festival inDivenire – commenta felice Nicolò. La pièce è già stata premiata, rappresentata e ha una vita propria. Il teatro è un’arte effimera ma i testi teatrali hanno in sé una grande vitalità, nel tempo crescono e si modificano grazie ai nuovi interpreti che incontrano. Per questo i miei testi non li lascio mai stare, non li dimentico e non li lascio passare, vengono sempre via con me. Si confrontano costantemente con il presente. 

“Camminatori della patente ubriaca”

“Camminatori della patente ubriaca” ha più di 7 anni di vita ma sembra scritto oggi. Dopo l’ottimo allestimento di Davide Iodice e l’interesse suscitato all’Hystrio Festival nel 2022 grazie a Tindaro Granata, ora ne curerò la mise en espace.  È un modo di chiudere un cerchio, sapendo che è una cosa impossibile”.

Trama

Camminatori della patente ubriaca parla di una famiglia di alcolisti che cammina nella neve, in fila indiana. È inverno in un paese di provincia. Pupa, la madre, davanti, e dietro i figli, Simon e Teschio. Hanno ritirato la patente di guida a tutti e tre. Sono costretti a spostarsi a piedi, da un bar all’altro, aspettando il ritorno del padre, un artigiano delle casse da morto che è andato all’estero con la scusa del lavoro e non è più tornato. È la storia vera di una famiglia implosa, alla disperata ricerca di un angelo e di una via d’uscita.

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