Ciprian Mureşan e la sua doppia ombra in mostra a Roma

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Ciprian Mureşan

Tutto pronto per ospitare Ciprian Mureşan e il suo stile inconfondibile. Opere su carta, foto e una scultura tutto ospitato al Palazzo della Calcografia.

Ciprian Mureşan?

L’Istituto centrale per la grafica ospita fino al primo maggio Doppia Ombra. La mostra presenta ventiquattro lavori su carta di diversi formati, nove opere fotografiche e una scultura del poliedrico artista romeno Ciprian Mureşan. Un artista sicuramente ritenuto rivoluzionario, soprattutto per il suo modo di approcciarsi all’arte, in una visione d’insieme a 360° come soltanto i grandi sanno fare. Tutti i disegni esposti, alcuni di grande formato, sono stati realizzati dall’artista appositamente per l’esposizione, prendendo spunto da opere di grandi maestri del passato, presenti nella collezione del Gabinetto dei disegni dell’Istituto. In mostra anche alcuni dei disegni originali da cui l’artista ha tratto ispirazione.

Un tocco spesso antico con una visione moderna ma rispettosa

Tra questi indiscutibili gioielli, cono presenti anche: ‘Teste di giovane’ di Sandro Botticelli, alcuni torsi maschili di Jacopo Pontormo e un carboncino di Jacopo Tintoretto. Il commento Maura Picciau, direttrice dell’Istituto centrale per la grafica, apre alla visione del maestro: “Mureşan è un artista che ama lavorare partendo dall’arte antica che egli sottopone a un vaglio rispettoso e consapevole“. Nato nel 1977 nella Romania comunista, Mureşan è rimasto segnato dalla violenza e dai disordini della rivoluzione rumena (1989). Nel 2009 ha rappresentato la Romania alla Biennale di Venezia, mentre quest’anno vi partecipa in qualità di curatore del Padiglione rumeno, dove espongono Șerban Savu e Atelier Brenda. Inoltre ha all’attivo numerose mostre, tra cui al Centre Pompidou di Parigi (2019) e alla Tate Modern di Londra (2012).

Ciprian Mureşan un’anima tormentata

I disegni in mostra fanno parte di una serie iniziata nel 2013. Prendendo ispirazione da questo lavoro Mureşan ha disegnato sullo stesso foglio di carta senza cancellare gli strati precedenti. Tutto copiando immagini da libri, cataloghi d’arte e monografie di artisti, sovrapponendo e ridisegnando per fasi e strati.
Spiega il curatore Pier Paolo Pancotto “Il risultato è una mostra che parte dal disegno ma diventa pura arte concettuale Mureşan infatti non copia dall’antico, piuttosto si interroga sul valore dell’immagine e su quanto la ripetizione della stessa rischi di farle perdere il valore semantico che dovrebbe portare con sé“.

I lavori che lo rappresentano

I lavori fotografici, infine, sono stati realizzati con un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera stenopeica, una pratica che attraverso lunghi tempi di esposizione porta alla realizzazione di immagini indefinite. La mostra, curata da Pier Paolo Pancotto e Maura Picciau, direttrice dell’Istituto centrale per la grafica, è stata realizzata in collaborazione con l’Accademia di Romania e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania.
   

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