Michael Jackson 15 anni fa ci lasciava il re del pop

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Michael Jackson

Aveva promesso ai suoi fans che sarebbe tornato sul palcoscenico a metà luglio a Londra. Non accadrà. Michael Jackson, il re del pop è morto nella notte a Los Angeles. Aveva 50 anni. Jako Dead, JAKO’S DEATHBED, i titoli dei giornali di tutto il mondo dal Time al Sun al Daily Mirror escono con una pagina sconcertante Il re del pop se ne è andato e morto. Milioni di fan con le lacrime agli occhi non vogliono credere che sia successo. Oggi ricorre il 15mo anno dalla scomparsa di una leggenda che a modo suo a fatto parlare e sparlare (ingiustamente) chiunque capisse un po di musica.

Perchè è morto Michael Jackson?

La verità processuale e che Michael è morto perché il suo medico personale gli ha somministrato l’anestetico chirurgico cui era assuefatto nonostante avesse già assunto una notevole quantità di farmaci potenti. Era in queste condizioni che cercava di affrontare il suo ritorno sulle scene: basta guardare “This Is It“, il documentario sul dietro le quinte di quel ritorno che non c’è mai stato, sold out a Londra, per migliaia di fan che non vedevano l’ora di riabbracciarlo, anche se era diventato l’ombra di se stesso.

Il suo dono

Aveva un dono speciale, che pochi al mondo hanno avuto la possibilità di avere, frank Sinatra, Fred Astaire, Elvis Presley, Audrey Hepburn, John Lennon, Paul McCartney, persone nel loro genere uniche e dopo la loro morte nessuno gli si può avvicinare. Oltre alla voce unica il ballo era caratteristica di Jako, vederlo ballare il Moonwalk, Billie Jean, Dangerus, ha raccontato di aver imparato quei movimenti da alcuni amici e di averci poi lavorato in studio: essendo lui un ballerino meticoloso, al limite dell’ossesivo, con una capacità di controllo ed una velocità estreme – ha reso il Moonwalk il passo perfetto.

Vederlo nel video di Smooth Criminal, forse uno deipiù belli in assoluto e poi il trucco con cui il performer manteneva il suo corpo in equilibrio, pur sporgendosi in avanti di circa 45 gradi. Questo era possibile grazie a scarpe brevettate con bulloni che assicuravano il suo tallone al pavimento e ad una comunque straordinaria forza muscolare.

E’ l’artista più premiato nella storia (405 premi, di cui 18 Grammy Awards). Secondo il Guinness World Records, è l’artista di maggior successo di tutti i tempi, avendo venduto, nel corso della sua carriera, 750 milioni di dischi. L’artista che ha donato più denaro in opere benefiche, aiutando 39 associazioni di beneficenza con più di 300 milioni di dollari.

La sua fede

Michael Jackson, cristiano, era all’origine Testimone di Geova, che era la fede di sua madre. Innamorato della Bibbia, che conosceva a memoria e regalava a quanti lavoravano con lui. La regista Liana Marabini ha raccolto diverse testimonianze dagli ex collaboratori di Jackson in questo senso. “A Gift from God” (Un dono da Dio) è Il film racconta sette anni della vita del re del pop, dal 1982 al 1989: è l’epoca di Billie Jean, Bad e altri grandi successi.

I biopic

“A Gift from God” film, girato tra Los Angeles e il sud della Francia, ha come interprete di Michael il giovane attore italo-americano Joshua Uziel Consigli. Altri attori sono Carin McDonald nel ruolo di Katherine, la mamma di Michael; Damon Pittman, nel ruolo del padre; Claudia di Candia come Elizabeth Taylor, la principessa Maria Pia Ruspoli come Psicologa, Kim Boulukos come Grace.

Il biopic su Michael Jackson della Lionsgate ha trovato i suoi Jackson 5. La società ha annunciato i nuovi membri del cast che si uniranno al film sul re del pop e che vanno a integrare le versioni più giovani e più anziane dei quattro fratelli della famiglia Jackson – Jermaine, Marlon, Tito e Jackie Jackson. Tutti artisti che hanno fatto parte della band salita alla ribalta negli anni settanta. Il film è diretto da Antoine Fuqua ed è attualmente in produzione. L’arrivo nelle sale americane è previsto per il 18 aprile 2025. Jaafar Jackson, figlio di Jermaine, fratello di Michael, interpreterà il Re del pop. In questo articolo non parliamo delle accuse ricevute dall’artista sugli abusi. Il motivo? Chi scrive questo articolo, pur avendo approfondito non ci ha mai creduto.

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