La mostra sull’artista Andy Worhol, intitolata “the age of freedom” e curata da Matteo Vanzan, arriva a Desenzano del Garda. Potrà essere ammirata presso il Castello dal 15 Giugno al 15 Settembre.
Andy Worhol: un’artista intramontabile?
L’entusiasmo è alle stelle e lo si può avvertire tra i membri dell’amministrazione comunale di Desenzano del Garda. Il Sindaco, Guido Malinverno, e l’Assessore alle Politiche Culturale, Pietro Avanzi, non hanno saputo tenere a freno la felicità per la mostra al noto artista di Pittsburgh. Non ci stupiscono queste forti reazioni positive. Andy Worhol ha notevolmente rivoluzionato il concetto di arte in quest’epoca, conferendo un nuovo concetto interpretativo dell’artista. Il percorso che ha deciso di intraprendere la città di Desenzano, ovvero puntare fortemente sulla corrente artistica, sulle mostre e sulla cultura a livello internazionale, sta ripagando non poco l’amministrazione comunale e tutti i collaboratori. La risposta del pubblico è chiara e forte. Con un flusso di visitatori notevole e costante, Desenzano ha continuato il suo percorso di crescita culturale. Mostre, rassegne artistiche, culturali e letterarie internazionali hanno dato notorietà alla città, portando anche ad una crescita del turismo. Questa mostra dedicata all’artista Andy Worhol è sicuramente tra le più importanti per la città di Desenzano. L’artista, infatti, è uno dei più noti della seconda metà del Novecento. La rinascita artistica dell’epoca è, per la maggior parte, grazie alle sue opere. Protesta, politica, ironia, denuncia e intelligenza affiancate a figure come Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup, Electric Chair e Interviews ricreano la figura artistica, geniale e unica di Andy Worhol.
La Pop-Art di Andy Worhol a Desenzano
Quella di Desenzano sarà una mostra guidata da Matteo Vanzan, curatore e professionista impeccabile. Lo stile e la classe dell’arte di Andy Worhol sicuramente completerà tutto il resto. La sua arte inconfondibile ha portato grafiche, fumetti, fotografie e oggetti a concezioni iconiche uniche nel suo genere. Una filosofia artistica volta a ironizzare sulla società prettamente consumistica del dopoguerra e che tutt’ora rimane presente nella quotidianità. Lo scopo principale, infatti, non è quello di criticare, ma al contrario, mostrare la realtà per quello che realmente rappresenta. La mostra a Desenzano non sarà solo composta da opere d’arte, ma anche da una selezione di video, documentari e da alcuni film d’ epoca. L’ intento, come afferma Matteo Vanzan, è quello di mostrare l’uomo prima dell’artista. Fragilità, ironia e insicurezze di un personaggio che riassume in se il clima degli anni Sessanta. Andy Worhol, per quanto ci riguarda, assume pienamente il ruolo di massimo esponente della Pop-Art mondiale e quella di Desenzano non potrà che essere l’ennesima mostra d’arte di successo del comune lombardo.