Ci vediamo in agosto: il romanzo di Gabriel García Márquez

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Ci vediamo in agosto

Ci vediamo in agosto è il romanzo postumo di Gabriel García Márquez, come sempre non solo un esercizio di scrittura, il talento del maestro è indiscutibile.

“Ci vediamo in agosto” è l’ultimo capolavoro di Gabriel García Márquez?

Un tocco magico senza tempo. Premio Nobel per la Letteratura 1982, torna nelle librerie con un romanzo inedito. La classe del maestro è indiscutibile. “Lo zingaro veniva deciso a restare nel villaggio. Era stato nella morte, effettivamente, ma era tornato perché non aveva potuto sopportare la solitudine”. Come Melquíades, lo zingaro alchimista che nella Macondo di Cent’anni di solitudine squarcia il velo che separa il villaggio dal mondo esterno, Gabo è tornato dalla morte.

Da dove viene il libro?

Ci vediamo in agosto forse doveva essere distrutto. Plinio Apuleyo Mendoza, carissimo amico di García Márquez, racconta che con il tempo lo scrittore era “diventato molto autocritico e esigente con sé stesso”. Ciò che è certo, però, è che non lo distrusse, forse per mancanza di tempo, forse perché in fondo non voleva davvero disfarsene. E il manoscritto è rimasto nel Harry Ransom Center di Austin, in Texas, al sicuro, per tutti questi anni. Sconosciuto e segreto, come le pergamene di Melquìades. Almeno fino ad ora. “Distrutto dal dolore, Aureliano non si accorge che la casa è invasa da un esercito di formiche. Mentre si leva un vento terrificante che spazzerà via Macondo dalla faccia della terra e le termiti portano via il bambino, l’uomo riesce finalmente a decifrare le pergamene codificate dello zingaro Melquíades”. Da leggere assolutamente.

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