Luisa Menazzi Moretti: in mostra a Firenze

0
71
Luisa Menazzi Moretti

“Dieci anni e ottantasette giorni”, in mostra a Firenze il progetto fotografico di Luisa Menazzi Moretti. La fotografia come espressione di un tempo e di un concetto.

Luisa Menazzi Moretti è l’espressione di un tempo e di un concetto?

Indubbiamente, l’artista ha un concetto unico. L’espressione del tempo e del suo più profondo significato: l’attesa. Condannati ad aspettare la morte per dieci anni e ottantasette giorni, in solitudine, in celle che misurano due metri per tre, avendo a disposizione solo una radio. Questo è il tempo medio e la condizione che attende un prigioniero nel braccio della morte di Livingstone, in Texas, prima dell’esecuzione. Diciassette immagini interpretano la condizione dei condannati in quel limbo, che poi è un inferno. Il progetto fotografico di Luisa Menazzi Moretti torna in Toscana, questa volta a Firenze, dopo essere stato a Berlino, Siena, Treviso e Brescia. La mostra intitolata Ten Years and Eighty-Seven Days, menzione speciale all’International Photography Awards di New York, sarà esposta presso la RFK International House of Human Rights del capoluogo toscano.

La forma e la sintesi

Le fotografie della Moretti danno forma ai pensieri degli uomini e delle donne che li hanno scritti e pronunciati in quella condizione di drammatica sospensione. L’opera adegua la solitudine al tempo. Definisce i silenzi, dando volto alla sofferenza. La sua capacità di identificare il concetto crea uno stato d’animo e definisce il pensiero da esprimere. Non ci sono i volti dei condannati, né la loro vita ritratta dentro le celle. Ci sono però immagini ispirate dalle parole nell’attesa che l’artista estrapola da lettere, diari, ultime dichiarazioni prima dell’iniezione letale.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here