(Adnkronos) – L’attentato a Donald Trump “fa pensare alla serie tv americana ‘The Boys’), in particolare alla scena di un massacro di massa, a opera di Homelander, chiamato il Patriota nella versione italiana, un pazzo assassino interpretato da Antony Starr). Nell’immagine campeggia una grande bandiera americana, macchiata di rosso sangue, da sempre sfondo dell’immaginario criminale e politico americano con tutte le implicazioni folli che questo dà”. A parlare è Marco Giusti, critico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista, che – all’Adnkronos – sottolinea quanto la realtà sia sempre più simile a quella cinematografica: “in quella scena della quarta stagione della serie, quella elettorale, la morte che avviene davanti allo schermo assomiglia tantissimo a quanto accaduto a Butler durante il comizio di Donald Trump e dà l’idea che in America si può essere uccisi esattamente come in un film”.
Il paragone è con la serie di grande successo in America, ideata da Eric Kripke per conto di Amazon, che ha per protagonisti dei supereroi che abusano dei propri super poteri: leader messianici, buoni contro cattivi, una finzione che, però, sembra l’America di oggi, in cui si ripropone lo scontro tra Patriota e Starlight, repubblicani contro democratici, gli amanti della sicurezza a ogni costo che sfidano ‘i giusti’. La società americana spaccata in due, al confine con la guerra civile.
Attentato a Trump: secondo Giusti, dunque, “il parallelo, più che con ‘Civil War’ che in fondo è troppo intellettuale, lo vedo con questa serie, in cui c’è pura violenza scatenata da quello che ha fatto Trump quattro anni fa. E ci sono le elezioni, con dei supereroi matti e un immaginario di sangue a fare da sfondo alla campagna elettorale”. Finzione che ormai imita la realtà.