Sud Sound System: torna con un album di denunzia per me sterile

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Sud Sound System

Sud Sound System è la leggendaria band salentina pioniera del raggamuffin. Torna con l’album Intelligenza Naturale. Le collaborazioni: Alborosie, Negramaro, Guè, Ensi, Puccia e Antonio Castrignanò. 

Sud Sound System: gli obbiettivi

Ogni album ha un obbiettivo, un traguardo da raggiungere, come fosse un messaggio lanciato nell’aria per istigare al pensiero. Intelligenza Naturale è un progetto che intende riflettere la visione della band sul rapporto tra natura e tecnologia, attraverso un paesaggio sonoro variegato e impreziosito dalla mescolanza di più generi e stili. Non è mai semplice costruire in percorso simile, soprattutto perché costruito e non animato da enfasi istintiva, questo non significa che l’album non sia riuscito, ma come sempre accade, un progetto nato a tavolino risulta freddo come una minestra abbandonata per troppo tempo a se stessa.

Il pensiero…

“Se ne parla molto di IA e noi ci siamo mossi per dare valore alla persona e alla sua capacità di ragionare con la mente e non farsi manipolare. Il nostro è un risvegliare le coscienze. Noi ci rivolgiamo soprattutto al nostro ambiente e ai tormentoni che ci tormentano. Noi abbiamo dalla nostra la tradizione della Taranta, quando per le donne non c’erano psichiatri, psicologi, lo Xanax né altre soluzioni. L’IA è importante in ambito scientifico ma la musica deve essere svincolata, potrebbe essere un mezzo di libertà. Da autori ci sembra stano che la gente si trovi a corto di idee, noi sono più le canzoni che abbiamo in archivio che quelle pubblicate”. Come dare torto al concetto della band, non fa una piega, ma bisogna sempre far attenzione a come lo si dice. Del resto, spesso, non è una questione di idee, spesso è una questione di mercato, di necessità di comunicare sulla stessa lunghezza d’onda di ragazzini di vent’anni è per questo che noi 50enni siamo old school.

Sud Sound System alla domanda: “Che sensazione trasmette cantare la forza della natura quando l’umanità la sta distruggendo?”


“L’ambiente va salvaguardato. Noi combattiamo non solo la xilella ma tutti quelli che hanno rovinato l’ambiente, a partire dall’Ilva di Taranto. Oggi i ragazzi non cantano il precariato ma che stiamo tutti bene ed è un mondo inesistente. Stava meglio chi era ragazzo 30, 40 anni fa di chi lo è oggi”. Ma perché dovrebbero cantare il precariato? Ai ragazzi non frega nulla di questo paese fallimentare. Hanno capito che si può fare una valigia e mangiare in un’altra nazione… e lo stanno facendo. Credo che sia inutile forzare questi argomenti, li trovo fortemente svalutati. Mi fa pensare più ad una band che cavalca l’onda ambientalista e non sa veramente che messaggio lanciare. Esausto anche di questi tentativi sterili… pensate alla musica please!

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