“La strada” di Cormac McCarthy

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La strada di Cormac McCarthy

“La strada” è il romanzo post-apocalittico dello scrittore statunitense Cormac McCarthy. Pubblicato nel 2006, edito dalla Collana Supercoralli per Einaudi nel 2007, ha riscosso un enorme successo mondiale. Vincitore dei premi James Tait Black Memorial Prize e Premio Pulitzer, ha avuto anche un adattamento cinematografico con il film “The Road”.

Qual è la “strada” giusta in un mondo destinato a morire?

La domanda che ci siamo posti è davvero criptica. Il romanzo racconta la storia di un padre alle prese con la crescita del figlio in un mondo post-apocalittico. Ci troviamo catapultati in scene violente, omicidi, morte e disperazione. Non è un romanzo per tutti, le scene descritte talvolta sono raccapriccianti, cruente e davvero atroci. I due protagonisti, padre e figlio, si ritrovano a dover sopravvivere soffrendo la fame e respingendo attacchi da parte di predoni e assassini senza scrupoli. Un aspetto fondamentale di questo capolavoro letterario è la descrizione dei tratti psico-attitudinali dei protagonisti. McCarthy è riuscito a trasmettere ai suoi lettori la disperazione, la preoccupazione e l’ansia di un padre per il proprio figlio. Allo stesso tempo descrive anche gli attimi di puro terrore e sgomento da parte del figlio di fronte a crimini disumani. Da notare l’evoluzione dei personaggi. Il padre chiuso ad ogni tipo di contatto con l’esterno, si scontra con il figlio molto più estroverso e socievole. Ne scaturisce una flebile speranza da parte di quest’ultimo per quel che ne resta dell’umanità. Quello che i lettori si possono chiedere è: vale ancora la pena riporre fiducia nel genere umano?

Cormac McCarthy: scrittore, sceneggiatore e drammaturgo

Cormac McCarthy, con “La strada”, ha riscosso un successo mondiale enorme. Non il suo lavoro più celebre, ma una delle storie più belle di sempre. Da notare, in particolare, come l’indole scenografica di McCarthy abbia notevolmente influenzato il romanzo. Descrizioni ambientali e paesaggistiche davvero essenziali, ma efficaci e funzionali. Lessico e stile unici. Sintassi breve, semplice e coincisa, ma ricca di informazioni e trasporto emotivo. Grazie alla tecnica dello stile indiretto libero e all’ipotiposi, McCarthy crea il capolavoro. La prima tecnica la troviamo sopratutto nei dialoghi. Nello stile indiretto libero, il narratore cede la parola al personaggio e lascia spazio al suo parlato senza segnalarlo con punteggiatura specifica. Ne risulta una descrizione precisa, fluida e senza filtri, ma di grande impatto emotivo. La seconda tecnica, l’ipotiposi, la possiamo trovare nelle parti più descrittive del romanzo. Le descrizioni sono brevi, ma talmente dettagliate da riuscire ad avere una rappresentazione visiva davanti a noi. McCarthy ha saputo fondere perfettamente queste due tecniche narrative con estrema maestria. “La strada” risulta cosi uno dei suoi romanzi di maggior successo. Un romanzo che non possiamo non consigliare, merita assolutamente la lettura.

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