Paola Comencini sarà premiata con il Campari Passion for Film Award

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Paola Comencini

La Mostra del Cinema di Venezia celebrerà la scenografa italiana Paola Comencini con il Campari Passion for Film Award, dedicato alle figure dell’industria cinematografica che, insieme al regista, contribuiscono all’eccellenza nella creazione dell’arte cinematografica.

Quali sono i film in cui ha lavorato Paola Comencini come scenografa?

La lunga lista di lungometraggi e serie televisive in cui Paola Comencini ha lavorato come scenografa comprende il successo italiano “C’è ancora domani” diretto da Paola Cortellesi, la serie televisiva innovativa “Romanzo Criminale”. La Comencini è stata anche scenografa del film drammatico “Il tempo che ci vuole”, diretto dalla sorella Francesca Comencini, che verrà lanciato da Venezia fuori concorso.

Il comunicato di Venezia descrive “Il tempo che ci vuole”, che rende omaggio al padre Luigi Comencini – il maestro italiano che ha realizzato il classico del cinema italiano candidato all’Oscar “Pane, amore e sogni”, con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica – come “un film in cui la scenografia non è solo un lavoro creativo e accurato, ma un incredibile viaggio emotivo”.

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Cosa ne pensa il direttore artistico del Festival

“Nel corso della sua lunga carriera di architetto, scenografa e costumista, Paola Comencini ha dimostrato una particolare sensibilità nell’evidenziare i tratti distintivi di epoche e personaggi, navigando attraverso generi e linguaggi con grande rigore e invenzione”, ha dichiarato il direttore artistico di Venezia Alberto Barbera nel comunicato. “Il suo notevole spirito creativo le permette di interpretare al meglio lo spirito delle storie da portare sul grande schermo e di valorizzare ogni singolo personaggio negli spazi interni e negli ambienti esterni”, ha aggiunto.

I precedenti vincitori del Campari Passion For Film Award

Tra i precedenti vincitori del premio figurano il montatore statunitense Bob Murawski, il direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, il trombettista e compositore jazz statunitense Terence Blanchard, il production designer britannico Marcus Rowland, l’artista e costumista statunitense Arianne Phillips e il production designer italiano Tonino Zera.

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