Venezia 81: il cortometraggio Sette settimane sul tema dell’aborto

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cortometraggio sette settimane
Locandina del cortometraggio Sette Settimane

È stato presentato durante la Mostra del Cinema di Venezia il cortometraggio Sette settimane. È il “piccolo miracolo” che tratta in modo crudo ma delicato il tema dell’aborto. Racconta la storia della giovane Luna e ci fa riflettere sulla libertà di scelta nel momento della decisione di interrompere una gravidanza.

Chi ha prodotto il cortometraggio Sette settimane?

È stato il regista Enrico Acciani a dirigere il cortometraggio Sette settimane. Rocco Anelli per Intermezzo srl e Roberto Gambacorta per RioFilm srl in associazione con Liminal Space, invece, lo hanno prodotto. Nel cast, presente alla conferenza stampa, troviamo Nina Nicastri, nei panni della protagonista, Cecilia Napoli, Mariapia Autorino, Giglia Marra, Giorgia Remediani e Giorgio Consoli. Durante la conferenza stampa è stato possibile vedere per la prima volta il teaser, che ha facilmente emozionato i partecipanti.

L’opinione del regista del cortometraggio Sette settimane

Il racconto del viaggio interiore che Luna compie quando deve decidere se portare avanti la gravidanza nasce dopo una conversazione di Acciani con un’amica. Il regista si è anche confrontato con cinque ragazze che hanno vissuto esperienze simili e ha notato due diversi tipi di approccio nell’affrontare la decisione dell’aborto. Il senso di colpa legato alla volontà di abortire poteva scaturire dalle ragazze stesse oppure essere indotto. Acciani sottolinea anche l’importante ruolo della società in una scelta che dovrebbe essere individuale. La società attraverso un certo tipo di formazione, infatti, fa interiorizzare determinati valori e fa sviluppare automaticamente il senso di colpa. La conseguenza è il giudizio e l’abbandono di una ragazza nel momento di dover prendere una decisione. Viene meno così il diritto di affermarsi, in un senso e nell’altro indipendentemente da ciò che si decide di fare.

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Le riflessioni delle protagoniste

Per le attrici, il cortometraggio Sette settimane è stata l’occasione di percepire quanto il loro mestiere sia fondamentale per dare voce a chi non ne ha e per fare rumore. Ha incoraggiato la riflessione su una tematica importante come quella dell’aborto, soprattutto attraverso il ruolo delle amiche della protagonista che in modo crudo contrastavano la sua decisione. Per la protagonista Nina Nicastri, il suo personaggio, invece, è stato completamente coerente con le sue convinzioni riguardo a un tema così delicato.

Rimanere incinta: si può definire “un guaio”?

Ci si è chiesti se effettivamente la situazione in cui una ragazza rimane incinta e consideri la possibilità di abortire possa essere definita un “guaio”. Il messaggio che il cast vuole far passare è che il problema non si presenta quando la ragazza è incinta, ma quando è sola e non ha nessun aiuto. È ciò che c’è intorno alla donna, non lei stessa, a renderla “nei guai”, quando non viene sostenuta nel decidere, sia di interrompere sia di non farlo.  

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