Modenantiquaria ha esposto secoli di storia dell’arte. “Ho venduto un mobile importante, un secrétaire di fine ’700 di scuola Maggiolini2, spiega Pietro Cantore, ‘anima’ della manifestazione con il direttore di Modena Fiere Marco Momoli, “Le vendite ci sono state, segno che l’opera antica continua a dimostrarsi un bene rifugio, un investimento sicuro. Passati di mano anche il ‘Ratto di Elena’ di Francesco Vellani (1688-1768) e ‘Lot e le figlie’ del Pesarese e avevo lavori dai 6mila euro per un bel disegno di Gandolfi fino ai 180mila euro“.
Modenantiquaria
Qui l’arte mostra tutta la sua forza, verità e storicità. Non ci troviamo di fronte ad un bluff, questa è storia dell’arte e dell’antiquariato. Il dipinto star quest’anno è stato decisamente “Il solenne ingresso in Palazzo Ducale dell’Ambasciatore francese Jacques Vincent Languet” di Giovanni Antonio Canal, il Canaletto (1697-1768) alla DYS44 Lampronti Gallery di Londra, in vendita a 9,5 milioni di euro, appartenuto nel ’900 anche a Barbara Johnson: “Abbiamo avuto offerte, spiega Cesare Lampronti nello stand che esponeva anche Bernardo Bellotto, Correggio, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, ma purtroppo oggi non c’è molto interesse nell’acquistare da parte dei musei italiani“.
Al centro
L’antiquariato italiano continua a essere al centro di un mercato ‘appesantito’ dalla legislazione italiana che non si modifica: se n’è discusso sabato 17 all’incontro ‘Collezionismo e patrimonio. Passioni a confronto’: