“Il filo di sabbia”: anteprima a Bologna del documentario sul popolo sarawi

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Il filo di sabbia

Un filo di sabbia unisce i saharawi al pianeta terra. Su questo filo cammina, in bilico, il futuro di un popolo dal destino sospeso tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un’indipendenza negata. Il nuovo documentario di Tommaso Valente sul popolo sarawi.

“Il filo di sabbia”: sinossi

Un filo di sabbia unisce i saharawi al pianeta terra. Su questo filo cammina, in bilico, il futuro di un popolo dal destino sospeso tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un’indipendenza negata. Il documentario racconta come, nel deserto dell’Hammada, il più duro al mondo, ogni giorno si lotta per il presente nella speranza di un futuro che non arriva mai. Con gli aiuti esterni della cooperazione, si estrae l’acqua dal deserto per fare degli orti, si fanno delle vere e proprie startup per l’imprenditoria femminile, si sostengono programmi educativi, alimentari, progetti nelle scuole, con i disabili, si organizza l’accoglienza di nuovi profughi in arrivo dai territori di guerra nel Sahara Occidentale ma tutto intorno sembra un pianeta alieno, continuamente alla ricerca di mettersi in contatto con il resto del mondo.

Tommaso Valente

Quando ho cominciato a pensare a questo documentario desideravo poter restituire il peso dell’alienazione a cui il popolo saharawi è costretto da circa 50 anni e, allo stesso tempo, la capacità che ha di reagire alla sua segregazione. La relazione tra essere umani e ambiente per me è un elemento fondamentale per comprendere le dinamiche della realtà.

L’ambiente culturale

Per ambiente, ovviamente, non intendo solamente quello naturale, ma anche quello culturale. In questo caso, quindi, la condizione di rifugiati, la singolarità, l’unicità della stessa, anche rispetto ad altri rifugiati, non fanno che rendere molto più interessante la specifica condizione del popolo saharawi. Ho cercato di fare un film politico, ma non ideologico, che possa trasmettere nella maniera più diretta le caratteristiche elementari della vita nei campi. Il caldo, il rumore, il silenzio, le difficoltà di comprensione e comunicazione, le relazioni dei cooperanti stranieri con gli abitanti di questo deserto assurdo, il più duro al mondo, i limiti, la forza, la tenacia, le possibili speranze, il paradosso della guerra, la disperazione, la dignità.

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