One Deep River by Mark Knopfler

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One Deep River è il nuovo album del grande Mark Knopfler. Purtroppo, devo dire, dopo il decimo ascolto, che, da grande estimatore di Sir. Mark, l’album è debole.

One Deep River è un album debole?

Veramente debole caro Mark. L’apertura si presenta con una cosa molto interessante, cioè il singolo Two Pair of Hands. Un brano alla J.J. Cale puro, addirittura con una doppia voce knopfleriana ad accompagnare il testo. Da consuetudine, ormai da due o tre album a questa parte, Knopfler più che gli assoli preferisce un tema ricorrente. In questo brano è particolarmente elegante e ben riuscito. Ha ormai abbandonato i grandi assoli da un bel po’ di tempo, preferendo delle risposte eleganti e brevi. Ahead Of The Game è il classico brano che Knopfler presenta nei suoi album solisti, un testo sicuramente importante, come tutti quelli di Sir. Mark, ma dalla scarsa efficacia musicale, un brano difficile da tenere nella memoria. Rilevante, sempre riguardo al testo è Tunnel 13, emotivo ed emozionante, in questo caso Knopfler ripercorre Fare Thee Well Northumberland brano di Ragpicker’s Dream. Il brano è docile ma quasi scontato, anche se l’atmosfera che mette in campo è notevole.

Un disco che passa è va

Forse mi aspetto sempre troppo dai dischi di Knopfler, del resto è il mio più grande idolo. Spesso trovo i suoi album: irrisolti, come se fosse ormai un musicista che ad ogni costo, debba avere la possibilità di rimanere a galla. Alcune volte mi da la sensazione del tipo che fa dischi solo per divertirsi, insieme a musicisti stellari e grandi interpretazioni. Questo rischia di essere un album di cui non ti accorgi dell’uscita, ma soprattutto spero che il prossimo tour, se ce ne sarà uno, non sia fondato su questo disco. L’album non ha verve, ha qualche spunto interessante ma nulla di più.

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