‘Sono Lillo 2’, Guzzanti: “Io Aldo a metà tra Califano e Musk”

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(Adnkronos) – “Interpreto Aldo, è una specie di Elon Musk che ricorda anche Funari e Califano”. Così Corrado Guzzanti all’Adnkronos racconta il personaggio che interpreta nella seconda stagione di ‘Sono Lillo’, dal 19 settembre su Prime Video. Scritta da Lillo Petrolo, con la regia di Eros Puglielli, “questa stagione torna sul tema dell’identità e sulla spinta narcisistica a fuggire dai propri problemi e da se stessi”, racconta il regista. “Quello che mi fa piacere e che a dispetto del titolo, questo è un prodotto corale: spesso mi ritrovo a fare da spalla agli altri, ed è proprio quello che volevo”, dice Lillo. 

I nuovi sei episodi raccontano, ancora una volta, un’assurda avventura. Grazie a Posaman, Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma sul set americano del suo prossimo film, scopre che il suo agente Sergio (Pietro Sermonti) ha ceduto tutti i suoi diritti d’immagine per un kolossal su Posaman, supereroe camorrista. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che finirebbe per distruggere la sua carriera. “Dal mio agente non accetterei proposte che riguardino reality ‘isolani'”, dice Katia Follesa, new entry nel cast, in accordo con Sara Lazzaro. “Io sono nella situazione opposta – dice Guzzanti – perché quando mi propone delle cose io dico sì e lui mi risponde ‘ma tu stai scherzando?'”. 

Nei nuovi episodi, a complicare la vita dei personaggi si aggiungeranno problemi di identità e di cuore con il ritorno dell’ex fidanzata di Lillo, Marzia (Lazzaro), dal Giappone con il nuovo fidanzato Aldo (Guzzanti). Ma anche maledizioni e multiversi. Posaman, supereroe e ‘re’ delle pose. Alla domanda ‘siete tipi da posa o scegliere la naturalezza’, Follesa ammette: “Io sempre ‘strike a pose’ (come canta Madonna in ‘Vogue’, ndr.). Sono molto vanesia, mi piace mettermi in posa. Poi sdrammatizzo perché non sono figa, non riesco fare quella roba lì e la butto in caciara”. Secondo Guzzanti “stiamo andando verso l’artefatto, mettici pure l’arrivo dell’intelligenza artificiale. Stiamo assistendo alla vittoria del falso su tutto: false persone e falsi atteggiamenti”, conclude. 

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