Stefano Pasetto racconta il suo documentario “Fuori dal Mondo: Vivere l’Asinara”

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Fuori dal Mondo: Vivere l'Asinara

Stefano Pasetto, regista di documentari, ha presentato al Festival Visioni dal Mondo il suo ultimo progetto: “Fuori dal Mondo: Vivere l’Asinara”, che esplora la vita solitaria e artistica di Enrico Mereu, ex guardia carceraria e ora scultore sull’isola dell’Asinara. Il documentario, girato in diverse stagioni, scava nelle profonde connessioni tra uomo e natura, rivelando la trasformazione personale di Mereu e il suo rapporto con l’arte. Pasetto ha condiviso con noi i retroscena della produzione e le difficoltà di realizzare un’opera in un luogo così isolato.

La genesi del progetto: un incontro casuale e affascinante

Il progetto è nato da una curiosità online. Pasetto ha scoperto Mereu mentre navigava su internet e ha notato le sue sculture uniche, create da tronchi portati dal mare e scolpiti con un forte senso ecologico. Quello che inizialmente doveva essere un documentario sull’arte si è presto trasformato in un racconto più profondo, che esplora il passato di Mereu come guardia carceraria nell’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara, evidenziando come il trauma e la solitudine si siano intrecciati con la sua arte.

Emanuele Nespeca presenta “Fuori dal Mondo: Vivere l’Asinara” al Festival Visioni dal Mondo

Sfide e bellezze di girare all’Asinara

L’Asinara, un’isola conosciuta per la sua bellezza incontaminata e il suo passato come prigione di massima sicurezza, ha rappresentato una sfida logistica per la troupe. Il parco nazionale è soggetto a rigide norme di protezione ambientale, con accessi limitati e difficoltà legate alle condizioni climatiche. Pasetto ha raccontato che durante le riprese, spesso realizzate in condizioni estreme come l’inverno, la troupe si è trovata senza energia elettrica e riscaldamento, dovendo adattarsi al duro ambiente isolano.

Un’opera etno-antropologica che esplora l’anima umana

Più che un semplice documentario naturalistico, “Fuori dal Mondo” è un film che esplora l’anima dell’essere umano e la sua connessione con la natura. Le immagini dell’isola dell’Asinara non sono solo uno sfondo scenografico, ma diventano protagoniste, riflettendo la complessità emotiva e il percorso interiore del suo abitante. Il documentario si sviluppa in cerchi concentrici, partendo dalla solitudine di Mereu e allargandosi verso gli incontri con altri personaggi speciali, tutti attratti dalla quiete e dalla bellezza selvaggia dell’isola.

Un’esperienza trasformativa per il regista Stefano Pasetto

Per Pasetto, l’esperienza di girare sull’Asinara è stata trasformativa. Il contatto con la natura selvaggia e le persone che vivono lì lo ha portato a riflettere sul valore della solitudine e sulla necessità di disconnettersi dal mondo frenetico della tecnologia. “Il titolo ‘Fuori dal Mondo’ rappresenta proprio questo senso di disconnessione, il ritrovarsi in un luogo dove non sempre sei raggiungibile e dove sei costretto a confrontarti con te stesso,” ha spiegato Pasetto.

Un’accoglienza positiva al Festival Visioni dal Mondo

La prima proiezione al Teatro Litta di Milano ha riscosso un’ottima accoglienza. Il pubblico, forse inizialmente attratto dall’aspetto naturalistico del film, è rimasto colpito dalla profondità delle tematiche trattate e dal racconto intimo di una persona che ha scelto di vivere lontano dalle convenzioni della società. Il documentario si è rivelato un’opera toccante, capace di coinvolgere lo spettatore con un mix di emozione e riflessione.

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