Festa Cinema Roma, Matilda De Angelis: “Ipocrita parlare di libertà vivendo nella parte fortunata mondo”

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(Adnkronos) –
Matilda De Angelis torna a vestire i panni di Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati, nella seconda stagione de ‘La legge di Lidia Poët’, presentata in anteprima ad Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, e dal 30 ottobre su Netflix. “Credo che interrogarci sulla libertà, vivendo nella parte fortunata del mondo sia leggermente ipocrita”, dice Matilda De Angelis in un’intervista all’Adnkronos, riflettendo sul tema. “Sono una donna che ha la possibilità di leggere i libri, di andare a scuola, di studiare, di mettere il trucco, lo smalto, di divorziare, abortire, tutte cose che sono assolutamente giuste e costituzionali. Forse – fa notare l’attrice – della libertà dovremmo chiederlo a chi veramente se la vede negare tutti i giorni”.  

Nei nuovi 6 episodi, Lidia continua a scomporre senza tregua i tasselli di questo mondo costruito dagli uomini per gli uomini, con assoluta genialità, spiazzando l’avversario con intelligenza, ironia e senza mezzi termini, ma non per questo senza mai mettersi in discussione. La protagonista non ha il permesso di fare l’avvocato per una legge scritta dagli uomini. Perciò questa volta punta ancora più in alto, vuole cambiare la legge. Mentre continua a collaborare con il fratello Enrico, affrontando nuovi casi e battendosi per i diritti delle donne, vuole convincerlo a candidarsi in Parlamento per far sì che la sua legge trovi finalmente voce. Lidia ha chiuso completamente con l’amore, tanto più con Jacopo, responsabile di aver venduto la villa di famiglia e in rotta di collisione con tutti i Poët.  

Ma Jacopo e Lidia sono costretti a rivedersi per condividere, loro malgrado, un’indagine segreta che li riguarda da vicino, riscoprendo la complicità e il divertimento che li lega da sempre. A dare filo da torcere il nuovo Procuratore del Re, Fourneau, un uomo delle istituzioni che inaspettatamente tratta Lidia come sua pari, spingendola a interrogarsi sul rapporto complesso e contraddittorio che ha con i sentimenti, e sul costo della rinuncia personale che sta sostenendo in nome dei suoi ideali. Nel cast della serie torna Eduardo Scarpetta nei panni del giornalista Jacopo Barberis e si unisce la new entry Gianmarco Saurino in quelli del procuratore Fourneau. “Fa tanta paura vedere quante cose della fine del 1800 sono ancora vive e attuali oggi, questo dovrebbe farci porre delle domande”, dice Saurino. Per Scarpetta “Barberis e Fourneau supportano Lidia nelle sue scelte e nella sua emancipazione. Si potrebbero definire due femministi”. 

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